Pazienti "raccomandati" al pronto soccorso, quattro medici rinviati a giudizio
Le accuse vanno dall'induzione indebita, alla truffa, al falso ideologico e all'abuso di ufficio. La prima udienza è stata fissata per il prossimo primo ottobre
Pazienti raccomandati evitavano la coda al pronto soccorso. Secondo le accuse degli investigatori che si erano occupati della vicenda, numerosi utenti, pur non essendo in codice rosso e dunque in pericolo di vita, enivano tempestivamente visitati o ricoverati a seconda della necessità. La vicenda che ha sollevato un grosso polverone all'interno dell'Azienda Sanitaria Locale ciociara, risale agli anni 2013-14, quando un privato cittadino tramite un esposto in procura, segnalò il malfunzionamento del pronto soccorso.
Le indagini dei Nas
Gli uomini del Nucleo Antisofisticazioni di Latina su richiesta della Procura iniziarono ad effettuare minuziosi accertamenti. E proprio a seguito di questi erano venute fuori alcune irregolarità circa gli accessi di alcuni cittadini. Per tale motivo vennero sequestrate varie cartelle cliniche e i registri dove venivano annotati i ricoveri all’interno del nosocomio frusinate.
A conclusione dell'inchiesta numerosi medici erano finiti a vario titolo sul registro degli indagati.
Ecco come funzionava il sistema
Il rinvio a giudizio
Nella giornata di ieri il giudice dottoressa Ida Logoluso ha pronunciato la sentenza. Sono stati rinviati a giudizio a vario titolo per truffa e induzione indebita a dare e avere,falso ideologico e abuso di ufficio quattro medici dell'ospedale Spaziani, si tratta di un ortopedico e tre cardiologi. Per tutti gli altri si è deciso per il non luogo a procedere. Tre che avevano richiesto l'abbreviato sono stati invece assolti. Prima udienza il giorno 1 ottobre del 2019