Processo Willy, dopo due mesi di stop si torna in aula con testimoni e periti
A sfilare davanti alla Corte d'Assise un amico dei fratelli Bianchi ed i medici legali della difesa. La sentenza prevista per il 24 di marzo è slittata al mese di aprile
Due mesi di stop a causa dei numerosi contagi Covid ed oggi a Frosinone, presso il tribunale, si torna a celebrare il processo a carico dei 4 presunti assassini di Willy Monteiro Duarte.
A sfilare dinanzi alla Corte d'Assise i testimoni della difesa ed i medici legali di parte che avrebbero dovuto fornire la loro ricostruzione sull'aggressione mortale a Willy quella maledetta sera di settembre del 2020.
Quello che verrà approfondito in aula è l'aspetto tanatologico della vicenda, cioè quello che secondo le relazioni dei medici legali della difesa, Diego Cirillo e Luigi Cipolloni, avrebbe provocato la morte di Willy: dei colpi violenti inferi alla schiena e non allo stomaco e al torace come invece emerso dall'autopsia svolta dal professor Saverio Potenza su ordine della Procura di Velletri, nella persona dei pubblici ministeri Giovanni Taglialatela e Francesco Brando.
Nell'aula di Corte d'Assise, presieduta da Francesco Mancini, deporrà anche un teste convocato dai legali dei fratelli Bianchi, gli avvocati Mario e Massimiliano Pica e Loredana Mazzenga. Il giovane, ascoltato dai Carabinieri della Stazione di Colleferro, nelle ore successive all'aggressione mortale, avrebbe dichiarato che a picchiare Willy fu un ragazzo con “la camicia bianca”.