Delitto Romina De Cesare, l'ex fidanzato Pietro Ialongo resta in carcere

Pietro Ialongo resta in carcere. Il giudice del tribunale per il Riesame di Frosinone ha rigettato la richiesta avanzata dal legale dell'assassino reo confesso di Romina De Cesare, la 36enne molisana uccisa a coltellate nel suo appartamento di via del Plebiscito a Frosinone. L'avvocato Vincenzo Mercolino aveva avanzato un'istanza con la quale richiedeva misure meno restrittive a carico dell'assistito che è in carcere dallo scorso 3 maggio. 

Pietro Ialongo, in carcere con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla coabitazione e stalking, la sera di lunedì maggio al culmine di un violento alterco ha ucciso l'ecx compagna che il giorno successivo sarebbe dovuto andare a vivere in un'altra abitazione. 

Romina De Cesare, originaria di Cerro a Volturno come il suo carnefice, aveva posto la parola fine ad una relazione difficile e tormentata ed aveva provato ad iniziare una nuova vita accanto ad un giovane conosciuto a Frosinone. 

Una decisione questa che aveva profondamente segnato la psiche di Ialongo che non accettava la conclusione di una storia d'amore durata oltre un decennio. Per questo ha aggredito la sua ex fidanzata a coltellate e poi l'ha strangolata.

A scoprire il corpo di Romina nel tardo pomeriggio del 3 maggio sono stati gli investigatori della Squadra Mobile di Frosinone e della squadra Volanti allertati dal nuovo compagno di Romina De Cesare che non rispondeva al telefono ed al citofono. 

Nello stesso frangente a Sabaudia i carabinieri soccorrevano un uomo che nudo ed in stato confusionale vagava lungo la spiaggia di Torre Paola: era Pietro Ialongo. Sono bastate due verifiche investigative per capire che quel giovane che farfugliava frasi sconnesse si era macchiato di un delitto atroce. Un delitto dai  contorni ancora poco chiari. Per questo i carabinieri del Ris nelle prossime settimane entreranno nell'appartamento di via del Plebiscito per ricostruire con esattezza la scena del crimine.