Usura sui mutui, in sette alla sbarra

Avrebbero gonfiato le perizie per poter percepire mutui più "sostanziosi" per i loro clienti, sette sono state le persone rinviate a giudizio per il reato di usura. Secondo le accuse, una volta erogati i mutui ai clienti però andava soltanto una piccola parte, la somma restante finiva nelle loro tasche. Uno stratagemma che avrebbe fatto guadagnare a dei mediatori di una società finanziaria, oltre trecentoventimila euro.

L'imputazione

La prima udienza è stata fissata al 4 dicembre prossimo. I sette imputati sono finiti sotto processo perchè, si legge nel capo di imputazione "Agendo per conto della Finanziaria ed avvalendosi di personale inserito nella struttura commerciale della filiale di Sora della Unicredit Banca Spa, attivavano la procedura per far ottenere ai clienti un mutuo fondiario dalla citata banca, facendo stipulare un atto di acquisto di un immobile. Il  valore commerciale veniva alterato al fine di ottenere dalla banca somme superiori al reale valore dell’immobile".
In questo contesto subentravano i periti ai quali si affidava l'istituto bancario. Secondo gli elementi raccolti questi ultimi,attraverso perizie mendaci, avrebbero favorito l’erogazione del mutuo che finiva in gran parte nelle loro tasche e in quelle dei mediatori.

La denuncia

La scoperta di questo presunto giro di usura è venuta fuori a seguito della denuncia di una una donna di Torrice di 51 anni, cliente di questa società finanziaria, alla quale era era arrivato un sollecito della banca nel quale si chiedeva di pagare le rate del mutuo erogato pari a 118.000 euro. Ma la signora aveva percepito soltanto diecimila euro. Da qui la denuncia in quanto sarebbero stati ravvisati interessi e vantaggi usurai a fronte del denaro che aveva percepito.