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Cronaca

Gallicano, lo strano stop al taglio degli alberi nella pineta di S. Maria

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Finite per molti le ferie estive, si torna lentamente alla normalità quotidiana...e il taglio dei pini presso la Pineta di S.Maria sembrerebbe essersi interrotto

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Finite per molti le ferie estive, si torna lentamente alla normalità quotidiana...e il taglio dei pini presso la Pineta di S.Maria sembrerebbe essersi interrotto

definitivamente. Non conosciamo le motivazioni che hanno portato alla sospensione del piano di abbattimento (circa 9 Pini sono stati già abbattuti) ma è legittimo pensare che qualcosa possa non aver funzionato correttamente nell'intricata macchina amministrativa che regola, in questo caso, il Comune di Gallicano nel Lazio, l'Università Agraria, la Regione Lazio ed il Corpo Forestale dello Stato.

Abbiamo inviato in questi giorni al consigliere comunale Mario Galli una mail per informarlo sulla vicenda e chiedere di attivarsi presso gli uffici competenti per poter reperire maggiori informazioni a riguardo. In attesa di conoscere le iniziative intraprese dal consigliere, sarebbe opportuno aprire una fase di approfondimento con tutte le associazioni ambientaliste e non per chiarire ogni aspetto della vicenda. Riassumiamo brevemente. Il Sindaco di Gallicano nel Lazio, Prof. Marcello Accordino, a seguito di una caduta di un pino domestico all’interno del Parco della Pineta emana l’Ordinanza n°106/2014 con la quale viene disposta "la chiusura del Parco" e l'accertamento delle cause della caduta e la verifica delle condizioni delle restanti esistenti alberature", notificando la stessa Ordinanza all'Università Agraria di Gallicano, proprietaria dell'area. L'agronomo incaricato, a seguito di sopralluogo, ha redatto una Perizia attestante le condizioni di stabilità delle alberature presenti certificando che "lo stato fitosanitario generale risulta essere molto compromesso" e le cause della caduta a terra della pianta di pino è "conseguenza di tre fattori principali e concomitanti: 1 eccessiva inclinazione, 2 indebolimento generale, 3 attacco fungineo al colletto..." In sostanza l'Armillaria Mellea è il responsabile della caduta del Pino e quindi la messa in sicurezza del parco della Pineta passa attraverso il "taglio di tutte le piante di pino presenti...." per passare "all'estirpazione di tutti gli apparati radicali" e concludere poi con la "sostituzione delle piante tagliate con latifoglie caducifoglie tipiche della fascia vegetazionale di appartenenza..." L'Università Agraria di Gallicano nel Lazio, proprietaria del Parco, a seguito della notifica dell'ordinanza Sindacale, con Delibera di Giunta Esecutiva n° 41 del 30.07.2014, facendo proprie le risultanze della perizia dell'agronomo incaricato dal Comune, dispone l'abbattimento urgente dei Pini per l'importo di €.3.000,00, ad esclusione della raccolta del frascame, smaltito a spese del Comune. Alcuni cittadini, allarmati per il taglio generale delle alberature secolari del Parco della Pineta, hanno richiesto informazioni presso gli organi competenti per verificare la legittimità delle operazioni di taglio e soprattutto lo stato di salute delle alberature che risultano apparentemente in buone condizioni. Risultato? La settimana precedente il Ferragosto vengono eseguiti numerosi sopralluoghi da parte del Corpo Forestale dello Stato che, a quanto risulta, sembrerebbe aver interrotto le operazioni di taglio per permettere la verifica puntuale sulle procedure adottate dall'Università Agraria in merito all'affidamento ed all'esecuzione dei tagli stessi. Ad oggi, sono stati abbattuti circa 9 Pini dei 46 esistenti e non sappiamo con certezza le cause della caduta dell'albero né le condizioni di salute dell'intero Parco, né le eventuali responsabilità di un possibile quanto indiscriminato taglio di alberature secolari. Ricomincia la partita...a chi toccherà ora la "pigna bollente"???

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