Incidente mortale lungo la Cassino-Atina, la vittima è Francesca Lafragola

Lavorava al bar del centro sportivo del 'Salveti' a Cassino. Solare, bella, piena di umanità, la vita di Francesca Lafragola, venticinque anni tra qualche mese, si è spezzata lungo l'asfalto assassino della superstrada Cassino-Atina in territorio della città martire. Nello stesso, identico punto dove, negli ultimi dieci anni, hanno perso la vita altre dieci persone compresa una bimba di due anni e mezzo. 

Francesca, in sella alla moto condotta dal fidanzato Luca, ventisei anni di Rocca d'Evandro, è morta dopo che la due ruote si è scontrata con una Fiat Punto condotta da un uomo e con a bordo la figlia. Un impatto terribile, davanti ad un distributore di benzina, nei pressi dello svincolo per l'ospedale di Cassino. La scena che si è presentata ai primi soccorritori è stata scioccante: la donna era esamine mentre il suo compagno chiedeva aiuto. Gli occupanti della vettura incastrati all'interno e terrorizzati. 

La condizioni del giovane centauro sono immediatamente apparse critiche e per questo è stato necessario l'intervento di un elicottero che lo ha trasferito a Roma. Qui è stato sottoposto ad un lungo intervento chirurgico per l'asportazione della milza ed il drenaggio dei reni. Ha fratture in tutto il corpo e le prossime 48 ore sono considerate ad alto rischio. 

La Polizia sta ora ricostruendo la dinamica dello schiato tra la motocicletta e la vettura. I due giovani stavano facendo ritorno a Sant'Elia, paese di residenza di Francesca dov'era amata e ben voluta. Viveva con la madre alla 'case Fiat'  e sul quartiere è calata una coltre di dolore e disperazione. Tanti gli amici che sono arrivati sul luogo dell'incidente in cerca di informazioni e tanto è stato il dolore nell'apprendere la tragica fine della giovane donna. Francesca Lafragola è stata trasferita all'obitorio del 'Santa Scolastica' di Cassino dove, come disposto dal magistrato di turno presso la procura di Cassino, verrà sottoposta ad autopsia.