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Cronaca

Incidenti di caccia, Fare Verde chiede l'introduzione del reato di omicidio venatorio

Dopo i recenti fatti di cronaca, l'associazione si appella ai politici affinché vengano effettuati maggiori controlli su chi imbraccia il fucile

Dopo i recenti episodi di cronaca che hanno registrato un drammatico bilancio degli incidenti avvenuti durante le battute di caccia interviene l'associazione Fare Verde Frosinone. "Sono anni che Fare Verde in Provincia di Frosinone - scrive in una nota il presidente Marco Belli - si batte per risolvere le criticità procurate durante le campagne venatorie. Morti, feriti, animali domestici impallinati, colpi detonati vicino alle case e gente che imperterrita gira per le strade ostentando le armi in bella vista. Altri effetti che sono stati sempre considerati sono l’inquinamento della terra dai residui delle cartucce, dal piombo, l’abbandono dei cani da caccia e l'eccessivo prelievo venatorio. Alla luce dell’ennesima vittima che e’ deceduta ieri ad Arpino la nostra Associazione si rivolge ai candidati di tutte le forze politiche per includere gli incidenti di caccia in un nuovo tipo di reato specifico.

Più controlli per chi imbraccia un fucile

L’omicidio venatorio per dare la certezza della pena a chi non ha usato tutti gli accorgimenti per rispettare l’esistenza in vita altrui. Parallelamente all’introduzione del reato per l’Omicidio Venatorio sarà proposta la possibilità di fare l’alcool test e il droga test durante e dopo le battute di caccia. La revisione delle autorizzazioni per la caccia dovrebbe essere eseguita con le stesse modalità attuate per la patente di guida in modo da garantire la sicurezza della popolazione e anche quella dei cacciatori. Nulla di personale con nessuno ma è arrivata l’ora di aggiornare le punizioni per i cacciatori che si sentono un po’ troppo liberi di fare come gli pare".

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