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L'indagine ambientale / Ceccano

Sequestrato il depuratore di Ceccano che continua a non funzionare, dieci indagati

Gli avvisi di garanzia notificati oltre che agli ex vertici della AeA anche a due funzionari del settore ambiente dell'Ente Provincia. L'ipotesi di reato è quella di 'inquinamento ambientale'. Le indagini del gruppo Nipaaf dei Carabinieri Forestali

I carabinieri forestali del gruppo di Frosinone, su delega della DDA di Roma, hanno sequestrato nuovamente il depuratore AeA di Ceccano. Un'indagine che è parallela a quella che già aveva portato ad un altro sequestro, poi revocato, e che ha fatto emergere gravi irregolarità nelle autorizzazioni rilasciate per la messa in funzione dell'impianto situato nella zona industriale della cittadina fabreterna.

Nel registro degli indagati, oltre che agli ex vertici della AeA finiti al centro di un'altra indagine, questa volta portata avanti dai carabinieri forestali del tenente colonnello Vito Masi ma in stretta collaborazione con la Procura di Cassino, anche due funzionari del settore ambiente dell'Ente provincia. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati ad una decina di persone tra funzionari pubblici e manager. Il reato contestato dagli inquirenti è quello di 'inquinamento ambientale'. Nel collegio difensivo anche gli avvocati Sandro Salera e Domenico Marzi a tutela dell'ex presidente della AeA, Riccardo Bianchi.

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