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Cronaca

La Rete degli Studenti Medi scende in piazza con lo slogam "Cambiamo la scuola, cambiamo il Paese"

Un’iniziativa di volantinaggio nelle scuole, indirizzata agli studenti per la campagna autunnale di rivendicazioni politiche e studentesche

Con l'inizio del nuovo anno scolastico, la Rete degli Studenti Medi frusinate lo scorso venerdì, ha dato il via al primo atto della campagna studentesca di protesta che, come annunciato, andrà in scena questo autunno. Al liceo classico di Frosinone, unitamente al liceo scientifico di Ceccano, i componenti del sindacato studentesco hanno operato un’azione di volantinaggio dal motto: “Cambiamo la scuola, cambiamo il Paese”.

Iniziativa di volantinaggio nelle scuole

«Come da calendario scolastico ha spiegato Jacopo Nannini, referente territoriale frusinate della Rete degli Studenti Medi - venerdì sono iniziate le lezioni di tutte le scuole del Lazio, anche se nella nostra Provincia sono iniziate già da qualche giorno. Come Rete degli Studenti Medi, nel nostro territorio abbiamo lanciato un’iniziativa di volantinaggio nelle scuole, tra cui il liceo classico di Frosinone e il liceo scientifico di Ceccano, indirizzato agli studenti per la nostra campagna autunnale di rivendicazioni politiche e studentesche che culminerà il 13 ottobre, giorno in cui la Rete scenderà in piazza in tutte le città italiane per porre delle rivendicazioni attorno allo slogan ed al concetto principale che sarà: “Cambiare la scuola per cambiare il Paese”».

Cambiamo la scuola, cambiamo il Paese

Nannini ha spiegato che, nella prossimo autunno, la Rete ha l’intenzione di creare «un percorso di rivendicazioni, non a compartimenti stagni, ma fornire la nostra complessiva idea di mondo per cambiare e rivoluzionare completamente quello che è il ruolo degli studenti all’interno della società ed in un sistema d’istruzione italiano che è ormai obsoleto e che necessità di un cambiamento radicale. Inoltre – ha continuato il referente territoriale - scenderemo in piazza per svegliare e riattivare gli studenti, dopo tre mesi di vacanze e di pausa, su quelle che sono le tematiche principali che riguardano il mondo della scuola in sé.

Il diritto allo studio

Ovvero il diritto allo studio, combattendo il caro libri visto che il prezzo complessivo attuale del materiale scolastico è arrivato a più di 500 euro; l’alternanza scuola-lavoro, in cui molti studenti sono stati costretti a svolgere i loro percorsi esclusivamente in estate, rinunciando alle vacanze dopo 9 mesi di studio. Torneremo anche sull’edilizia scolastica, in cui rilanceremo il nostro tavolo provinciale con il consigliere delegato per richiedere un piano d’interventi straordinari e pluriennali che non si limiti soltanto ad un’ordinaria riqualificazione delle strutture. Quello di venerdì – ha concluso Nannini – è stato soltanto il primo atto del nostro movimento verso la campagna autunnale che continuerà con manifestazioni, volantinaggi e assemblee studentesche, per risvegliare il nostro territorio che, a livello politico, dorme da troppi anni e, soprattutto, per rimettere al centro quello che è lo studente in una società che, da troppo tempo, lo ha relegato in un ruolo di secondo livello».

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