Labico, la Fontana dei giardinetti torna a vivere, dopo l’intervento di restauro, programmato in occasione del suo centenario
Si è provveduto a una generale pulizia delle superfici con prodotti specifici a base alcalina, per riportarla allo stato originale e ad asportare gli strati di vernici e malte con cui era stata trattata in precedenza.
Si è provveduto a una generale pulizia delle superfici con prodotti specifici a base alcalina, per riportarla allo stato originale e ad asportare gli strati di vernici e malte con cui era stata trattata in precedenza.
Alla pulizia è seguita una puntuale verifica delle condizioni dei materiali e il ripristino di ogni dettaglio costruttivo e decorativo che è stato possibile recuperare o anche ri-disegnare. è stato, poi, realizzato un nuovo impianto di illuminazione con proiettori LED a 4000°K, opportunamente incassati nella struttura della vasca, e nuovi elementi di lattoneria e di rame, per una migliore gestione delle acque e una maggiore protezione dei materiali, nel tempo. L’intera struttura è stata rifinita con prodotti specifici, antidegrado, antialga e antisporco e, alla vasca, una opportuna vernice. Tali trattamenti ridurranno la formazione di efflorescenze, incrostazioni, muffe, alghe, sulla superficie e l’accumulo dello sporco nelle porosità dei materiali.
Si è trattato di un restauro conservativo e di tipo “letterario”, dichiara l’Architetto Calselli, finalizzato a ritrovare e a recuperare quanto sepolto sotto una spessa coltre di calcare, di muffe e alghe. I mascheroni della vasca superiore sono stati, magistralmente, ricostruiti da Flavio Di Domenicantonio, mentre quelli alla base, non essendo rimasta che qualche traccia, peraltro molto vaga, non si sono voluti ricostruire.L’intervento è il primo passo di un progetto ampio, che prevede la valorizzazione dell’intero centro storico, con un atteggiamento nuovo, rispetto alla progettazione e alla realizzazione degli spazi pubblici, che punta a rafforzare l’identità del luogo e della comunità, attraverso la partecipazione attiva delle imprese e dei cittadini che, con questo modello, diventano partner della pubblica amministrazione e protagonisti della rigenerazione dello spazio urbano. Il modello, progettato dall’Architetto Luca Calselli e che vede Labico in primo piano, insieme ad altre municipalità del comprensorio, intende lo Spazio pubblico come fattore di rigenerazione urbana e coesione sociale. Si tratta di un modello che è stato selezionato alla Biennale dello Spazio Pubblico 2017 e portato all’attenzione del legislatore, come modello replicabile in tutto il Paese. Il progetto di Labico, fortemente voluto dal Sindaco Galli e dall’Assessore Tassiello, sarà finanziato presto e prevede, tra l’altro, la ricostruzione della passeggiata del centro storico, con elementi di arredo urbano esclusivi e identitari, l’illuminazione architetturale della Rupe, il recupero del Giardino di Palazzo Giuliani e il completamento della Fontana dei Giardinetti con l’installazione dei nuovi Mascheroni alla base, non mimetici o di memoria ma totalmente nuovi e autoriali.