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Cronaca

Marino, studenti alla scoperta delle Mafie nella giornata della legalità

La giornata sulla legalità 2014 è coincisa con molti altri arresti: in Calabria, in Sicilia, in Lombardia. Arresti per associazione mafiosa di affiliati alla mafia siciliana e alla ‘ndrangheta calabrese. “Capita sempre così, ogni volta che sono...

La giornata sulla legalità 2014 è coincisa con molti altri arresti: in Calabria, in Sicilia, in Lombardia. Arresti per associazione mafiosa di affiliati alla mafia siciliana e alla ‘ndrangheta calabrese. “Capita sempre così, ogni volta che sono ospite di un evento antimafia” ha esordito

marino Studenti legalitàOrfeo Notaristefano, scrittore di origini calabresi in prima fila nella lotta alle mafie, giunto a Marino lo scorso 19 novembre 2014 a presentare la sua ultima opera “Calabria I ritorni – I nostri viaggi verso sud”.

“Un libro di esperienze, di vite vissute” che ha avuto la prefazione di Angela Napoli, consulente della commissione parlamentare Antimafia, presente a sua volta a raccontare di fronte a una platea di studenti delle scuole di ogni ordine e grado, molto incuriositi dalle testimonianze dirette, come quella del maggiore Luigi Aureli dei Carabinieri alla quale uno studente ha chiesto:”Ti sei mai trovato davanti a un mafioso?”

L’identikit della mafia, la sua localizzazione sono stati tra i temi centrali trattati.

Lo ha fatto l’assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, Arianna Esposito:”I valori dell’Amore per il territorio, scritto con la A maiuscola, e la necessità di una nuova etica pubblica da riaffermare vivendo il territorio, riscoprendolo, mettendone in luce i lati più belli e la forza di denunciare quelli più brutti nella quotidianità, con l’esempio della nostra vita, sono il messaggio vivo e più bello che ci giunge in questa giornata significativa che gli amici dell’associazione Artisticamente Fenice hanno voluto incentrare sulla Calabria ma che, dico io, può essere applicabile a tutto il territorio nazionale, forse a tutta l’Europa”.

Antonio Ortolani, organizzatore della manifestazione, ha voluto ricordare la testimonianza delle tante vittime.

che oltre a Falcone e Borsellino, sono caduti sotto il piombo e le bombe delle mafie giudici come Nino Scopelliti, magistrati in prima fila come Cesare Terranova, Rocco Chinnici che fu il primo a parlare di mafie direttamente con le scolaresche, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, il giudice Rosario Livatino, il ‘giudice ragazzino’, come anche sono stati uccisi politici come Francesco Fortugno a Locri, assassinato dalla ‘ndrangheta, Placido Rizzotto sindacalista che fu ucciso e fatto sparire da sicari mafiosi e di cui solo recentemente ne sono stati ritrovati i resti, o giornalisti cronisti come Peppino Impastato, oppure testimoni di giustizia come Lea Garofalo, per essersi ribellata alla sua famiglia mafiosa. E assieme alle vittime più conosciute, vogliamo ricordare anche i ragazzi e le ragazze delle scorte, duramente colpiti da mani mafiose mentre facevano il loro dovere. A tutti costoro va il nostro pensiero in questa giornata che segna la continuazione di un percorso per la legalità in questo nostro territorio, in questo nostra Città di Marino, perché non vogliamo che le mafie penetrino anche qui, come hanno fatto in tutta Italia”.

Proprio sula ‘ndrangheta “che ha risalito lo stivale, arrivando fino in Lombardia” ha voluto aprire il proprio intervento l’autore del libro.

“Non dobbiamo pensare che la Calabria sia lontana” ha detto.

“Negli anni le mafie sono diventate imprenditrici che operano nel settore finanziario, fanno affari in Borsa. Per questo da vent’anni sto sul territorio a costruire percorsi di legalità perché la battaglia della legalità va combattuta tutti insieme. Non c’è un sindaco, non c’è un presidente del Consiglio che possa fare da solo”.

Un tema che ha aperto la spinosa questione della presunta trattativa Stato-Mafia sulla quale è in corso un processo a Palermo.

Il tema è stato sostenuto con forza da Notaristefano:”Non è un caso che il giudice che ha istruito quel processo, Ingroia, fosse il più vicino a Paolo Borsellino. Indagando sulla trattativa ha solo continuato il lavoro”.

Angela Napoli si è soffermata, parlando specificamente ai più piccoli, sul valore dell’educazione alla legalità:”Tutti ne parliamo spesso ma la differenza la si fa vivendo e sin dalla vostra età bisogna iniziare a distinguere il bene dal male, la luce dal buio, perché si rischia di essere abbagliati da luci che poi finiscono con lo spegnersi, come i facili guadagni che promette la criminalità organizzata. Al tempo stesso non bisogna pensare che vi siano territori immuni alla mafia, né si deve pensare che il mafioso sia ancora il contadino con la coppola. Il boss di Taurianova, la città dove vivo, condannato a due ergastoli, è un giovane dotato di due lauree”.

E a chi ha chiesto a Notaristefano se non abbia paura, lo scrittore ha risposto:”Lo dissi a un mio collega giornalista calabrese che, ricordandomi che io ho la fortuna di vivere a Roma, mi chiese chi me lo facesse fare a stare sempre in Calabria, sul territorio a lottare. Io gli ho ricordato le mie origini: sono nato sul Tirreno cosentino e preferisco continuare a sentire il rumore del mare”.

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