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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Mistero a Roma, trans trovato morto vicino la camera mortuaria del San Camillo

Un trans è stato trovato morto vicino la camera mortuaria dell’ospedale San Camillo di Roma. Si indaga per cercare di risolvere il mistero. Il cadavere di un transessuale è stato trovato stamattina all'interno di un locale abbandonato nelle...

Un trans è stato trovato morto vicino la camera mortuaria dell’ospedale San Camillo di Roma. Si indaga per cercare di risolvere il mistero. Il cadavere di un transessuale è stato trovato stamattina all'interno di un locale abbandonato nelle vicinanze della camera mortuaria dell'ospedale San Camillo.

Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 9 di questa mattina. Sul posto si sono recati il 118, la polizia e i vigili del fuoco. Sul corpo non sarebbero stati riscontrati segni evidenti di violenza. Si pensa che possa essere morto per cause naturali e lasciato lì probabilmente da un cliente o da un conoscente, che sarebbe poi scappato per timore di conseguenze penali. Sulla vicenda indaga il commissariato di Monteverde di Roma. Il corpo del trans non è stato ancora identificato. Gli inquirenti pensano si tratti di un senza tetto. Dunque, è mistero a Roma dopo il ritrovamento di un trans morto nei pressi della camera mortuaria dell’ospedale San Camillo. Resta da verificare i risultati dell'autopsia per comprendere se si sia trattato di omicidio.

“Sul San Camillo sembra gravi un implacabile sortilegio: da un mese all’altro nell’ospedale di Monteverde si susseguono episodi di cronaca nera che testimoniano il degrado e l’abbandono in cui è lasciata l’importante struttura sanitaria romana”. E’ il commento del presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che aggiunge: “Il degrado delle periferie della Capitale non alberga soltanto nei quartieri a ridosso del raccordo, arriva fino alle zone centrali e, peggio ancora, in luoghi che dovrebbero essere l’esempio della sicurezza e del controllo. Il San Camillo, quasi fosse una sala d’attesa di terza categoria di una stazione, è da tempo meta di sbandati, disadattati se non criminali e nessuno interviene. Questo è inconcepibile, considerati i milioni di euro che si spendono ogni anno per l’Istituto di vigilanza che ha il compito di tutelare il patrimonio in affidamento. La direzione generale, sebbene tali episodi non siano nuovi (risale a maggio la violenza su una giovane romena in un padiglione abbandonato) ha gli occhi chiusi e le orecchie foderate. Pensa soltanto a svuotare il vicino Forlanini, concentrando tutti i servizi nel San Camillo che, proprio a causa di tale sovraffollamento vive una crisi profonda, tra reparti che esplodono ed edifici abbandonati in attesa di futura destinazione. Ci auguriamo – conclude Maritato – che l’ospedale non diventi la Tor Sapienza della sanità”.

Francesco Crudo

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