rotate-mobile
Il lutto / Pontecorvo

Morto in cantiere, l'ultimo, doloroso addio a Massimo Guglielmo

Il feretro proveniente da Roma portato a spalla all'interno della Cattedrale di Pontecorvo dove si sono svolti i funerali

Un dolore composto, lacrime e tanta tristezza hanno accolto l’arrivo del feretro di Massimo Guglielmo, l’imprenditore edile di soli 49 anni deceduto a seguito di un grave infortunio sul lavoro, che si è verificato nella giornata di mercoledì presso il campo sportivo di Cervaro.

I funerali sono stati celebrati nel primo pomeriggio di oggi nella cattedrale e basilica di San Bartolomeo nella città fluviale di Pontecorvo. Il sindaco Anselmo Rotondo ha indetto il lutto cittadino mentre la funzione funebre è stata celebrata dall’arciprete della basilica don Luigi Casatelli. Una tragedia inspiegabile quella che ha profondamente scosso le comunità di Esperia, dove Massimo Guglielmo viveva con la moglie e di Pontecorvo dove l’imprenditore era nato e cresciuto e dove vive la sua famiglia.

La morte è arrivata nella serata di mercoledì dopo il tentativo disperato dei medici di trasferirlo in elicottero presso il policlinico 'Forlanini-San Camillo' di Roma. Qui il suo cuore ha smesso di battere. Sul fronte delle indagini la procura di Cassino sta andando avanti con gli accertamenti e si attende ora la consegna dell’informativa da parte dei carabinieri della compagnia di Cassino che dovranno accertare se dietro la morte sul lavoro di Massimo Guglielmo possano esserci eventuali responsabilità da parte di chi avrebbe dovuto controllare se nel cantiere venissero attuate tutte le tutele previste nella legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morto in cantiere, l'ultimo, doloroso addio a Massimo Guglielmo

FrosinoneToday è in caricamento