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Cronaca

Falsi rifornimenti di carburante. Truffata l’Acea per oltre 18mila euro. Due persone arrestate

I due avevano messo su un sistema per truffare la grande azienda romana non sapendo che i carabinieri erano sulle loro tracce

Si erano intascati oltre 9 mila euro a testa nel giro di quasi due mesi mettendo in atto una truffa studiata nel dettaglio ed alle spalle di ACEA. Per questo motivo sono finiti agli arresti domiciliari un 42enne dipendente dell’azienda fornitrice della corrente ed un 59enne titolare di un distributore di benzina entrambe di Olevano Romano, paese sui monti prenestini ai confini con il nord della Ciociaria e con Paliano.

Ecco come è stata scoperta la truffa

Grazie alla collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e la Protezione Aziendale della società multiservizi Acea, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur hanno smascherato un giro di truffe messo in scena da due su citati che nelle ore scorse sono stati arrestati.

La denuncia

Dopo la denuncia presentata dall’ACEA, circa un consumo anomalo di carburante, riscontrato per alcuni veicoli di servizio, non compatibile con il percorso in chilometri effettuato e quantificato dal mese di gennaio 2019, i Carabinieri hanno iniziato servizi di pedinamento e di osservazione che hanno portato alla luce il modus operandi dei due truffatori ai danni dell’ACEA.

I cinque pagamenti che hanno fatto scattare l’arresto

Il 42enne, con incarico di “team leader” nella multiservizi, avendo la disponibilità delle tessere carburante aziendali, con la complicità del titolare del distributore, con sede ad Olevano Romano, eseguiva transazioni di pagamento di rifornimenti che non venivano, in realtà, eseguiti dividendo tra loro gli importi sottratti alla società. Ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo Roma Eur li hanno incastrati con le mani nel sacco quando avevano appena completato ben 5 pagamenti per un importo complessivo di circa 300 euro, ovviamente senza rifornire il veicolo. Gli arrestati sono stati ammanettati e sottoposti, presso le rispettive abitazioni, agli arresti domiciliari. Dovranno rispondere del reato di truffa aggravata. In tutto, il danno subito dalla società ACEA, al momento, risulta essere di 18.703 euro.

(foto di archivio)

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