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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Alatri

Omicidio Thomas Bricca, il monito del Vescovo: "una morte che non è accettabile"

"Un giovane di 18 anni, eliminato da altri giovani, è una ferita profonda nel cuore della nostra vita e della nostra società e fa emergere disagi a cui ci siamo troppo facilmente abituati"

Attenzione sempre alta sull’omicidio del giovane Thomas Bricca di Alatri. Nelle ore scorse la notizia della data dell’autopsia sul corpo del 18enne di Alatri ucciso da un colpo di pistola mentre era in pieno centro con al tri amici. Un omicidio che ha gettato nello sconforto i familiari e tutti gli amici che nelle ore scorse lo hanno voluto ricordare.

Le indagini e che punto sono

Le indagini che la procura ha affidato ai carabinieri vanno avanti senza sosta per cercare di arrivare a colui che ha sparato e che era a bordo di uno scooter di grossa cilindrata dandosi alla fuga per le strade del centro storico e del Girone. Si cerca inoltre la pistola dalla quale è partito il colpo mortale che, secondo le indiscrezione, avrebbe dovuto colpire un altro giovane che era in compagnia di Thomas in quella tragica notte.

Le parole del Vescovo

“Siamo rimasti attoniti davanti alla morte violenta di Thomas, giovane di Alatri, dopo quella di sei anni fa di Emanuele Morganti, e di Willy Monteiro a Colleferro nel 2020. La morte di Thomas ucciso nel cuore di una città di questa terra, non è accettabile per nessuna ragione, così come non lo è in nessun’altra parte del mondo. Un giovane di 18 anni, eliminato da altri giovani, è una ferita profonda nel cuore della nostra vita e della nostra società e fa emergere disagi a cui ci siamo troppo facilmente abituati”. Così mons. Ambrogio Spreafico, vescovo di Anagni-Alatri, commenta in una nota inviata alla stampa la morte di Thomas Bricca, il giovane di 18 anni di Alatri raggiunto lunedì sera da un colpo di pistola sparato da due persone giunte in sella ad scooter di grossa cilindrata e morto dopo alcuni giorni di ricovero all’ospedale San Camillo-Forlanini di Roma.

“Non si può rimanere indifferenti davanti al male, né valgono eventuali giustificazioni che si potrebbero avanzare. La violenza è violenza! Non ha giustificazione”, ammonisce il vescovo, secondo cui “purtroppo, quest’ultimo episodio si inserisce in un clima che sta avvelenando la nostra convivenza e l’umanità intera. Si tratta di un clima che percorre le vie e le piazze dove abitiamo e viviamo. Quando permetti a un sentimento o a un pensiero di inimicizia e di odio di entrare nel cuore, diventa facilmente violenza, fino al desiderio di eliminazione dell’altro, che appare come nemico. Ciò viene amplificato ogni giorno sui social ed entra nelle relazioni quotidiane. Così un amico, a volte per un nulla, diventa facilmente prima un rivale, poi uno da eliminare”.

“Cerchiamo di cogliere nei giovani anche la voglia di aiutare, di costruire – spesso nascosta o inespressa – senza restare impauriti davanti alle loro domande”, l’esortazione del vescovo: “Proviamo a tracciare con loro il futuro, a costruirlo insieme con la fantasia e l’amicizia che viene dal Vangelo”. Mons. Spreafico rivolge un invito: “Uniamoci nella preghiera, anzitutto per i familiari di Thomas, per i suoi amici, e poi perché la sua morte faccia riflettere tutti e ci faccia decidere di lavorare per un mondo pacifico, capace di voler bene e di prendersi cura degli altri. Ricordiamoci sempre che l’indifferenza, come l’omertà, è complicità, toglie speranza e alla fine uccide”. “Affidiamo Thomas alle braccia misericordiose del Signore, perché lo accolga con sé”, conclude il vescovo.

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