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L'indagine / Cassino

Omicidio Cassino, resta in carcere il presunto assassino di Yirelis Pena Santana

Il Gip del tribunale Alessandra Casinelli ha convalidato il fermo avanzato dal sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo

Ha confermato la richiesta avanzata dal pubblico ministero. Il Gip del tribunale di Cassino (Frosinone), Alessandra Casinelli, ha rigettato la richiesta di arresti domiciliari o di perizia psichiatrica avanzata dall'avvocato Alfredo Germani, difensore di Sandro Di Carlo, il 26enne di Cassino, accusato di aver ucciso prima di botte e poi straziata con un coltello, la 34enne dominicana trovata senza vita nel suo appartamento di via Pascoli, nella tarda mattinata di sabato. 

Quindi l'uomo resterà chiuso nel reparto sex offender del carcere di Cassino. La versione che ha fornito al magistrato e agli inquirenti nel corso dell'interrogatorio non è stata ritenuta plausibile dal Giudice per le Indagini Preliminari.

Di Carlo ha sostenuto di non aver ucciso Yirelis ma di averla trovata agonizzante dopo essere tornato nell'appartamento dove aveva trascorso qualche ora in compagnia della donna. "Era a terra agonizzante, ho provato a rianimarla ma poi in prede al panico sono fuggito" ha riferito il giovane.

Resta da capire per qualche motivo l'uomo invece di fuggire non abbia dato l'allarme e chiuso aiuto. La procura ritiene invece che dietro la furia omicida possano esserci futili motivi

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