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La storia

"Sono stata fortunata ma la mia storia e quella di Romina devono essere sempre ricordate per evitare altro dolore"

Parla Vanessa Villani, la giovane donna scampata ad un femminicidio nel 2013 e che dopo due mesi di coma al risveglio ha fatto arrestato il compagno che l'aveva aggredita mentre dormiva a colpi di chitarra sulla testa

"La vita dobbiamo tenercela stretta perchè troppo breve ma bella. E se incontriamo chi ci fa del male dobbiamo avere il coraggio di denunciare non tacere perchè esiste sempre chi è pronto ad aiutarci, a tenderci una mano. A me è successo ed oggi sono rinata". A parlare è Vanessa Villani, giovane donna di Ferentino, nel 2013 venne aggredita brutalmente a colpi di chitarra sulla testa dall'allora compagno. Per due mesi non fu possibile assegnare l'autore del gesto alla Giustizia perchè le prove a carico dell'uomo non erano sufficienti, solo sospetti.

All'inaspettato risveglio dal coma della ragazza si viene a conoscenza di come realmente andarono i fatti nell'abitazione alla periferia di Ferentino e sotto gli occhi di un bimbo di pochi anni. Vanessa Villani racconta agli investigatori della Squadra Mobile che a picchiarla brutalmente, fino a farla finire in coma, era stato il suo compagno.

Oggi a distanza di nove anni da quei tragici giorni la 'ragazza dal fazzoletto rosso' (così venne definita dai media nazionali perchè Vanessa per nascondere le ferite al capo durante la trasmissioni tv utilizzata un copricapo colorato) è una donna serena, una madre felice ed una lavoratrice appagata. Il suo aguzzino ha scontato diversi anni di carcere per quell'atroce aggressione. 

"Non dobbiamo illuderci si riuscire a cambiare un'indole violenza. Dobbiamo avere la consapevolezza che da sole non possiamo far nulla. Per questo è necessario che al primo segnale, anche il più banale, si prendano provvedimenti: allontanando il soggetto oppure semplicemente raccontando a qualcuno quello che è accaduto".

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