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Martedì, 28 Marzo 2023
Le indagini / San Giorgio a Liri

Omicidio Giovanni Fidaleo, la verità raccontata da Miriam Mignano

La guardia giurata scampata alla mattanza di Suio Terme sarà interrogata domani in ospedale a Roma da carabinieri e magistrato

Domani a Roma, nella stanza del policlinico 'Gemelli' dov'è ricoverata, sarà interrogata Miriam Mignano, la guardia giurata di 40 anni residente a Castelforte e scampata alla follia dell'appuntato dei Carabinieri, Giuseppe Molinare che ha ucciso a colpi di pistola, Giovanni Fidaleo, direttore di un albergo di Suio Terme residente a San Giorgio a Liri (Frosinone).

La donna dovrà ricostruire quanto accaduto quel pomeriggio del 7 marzo scorso e soprattutto i motivi che potrebbero aver scatenato la follia del militare che poi si è consegnato ai colleghi della Compagnia di Capua che lo hanno arrestato e condotto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. L'appuntato è difeso dall'avvocato Giampiero Guarriello che ha annunciato infatti di aver depositato un ricorso contro la misura cautelare in carcere chiedendo per il suo assistito gli arresti domiciliari e la misura del braccialetto elettronico. 

Il carabiniere, dalla stessa giornata del 7 marzo, si trova infatti nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. Poche ore dopo aver sparato nell'albergo di Castelforte è infatti fuggito e ha raggiunto la provincia di Caserta, consegnandosi ai carabinieri di Capua e confessando i suoi crimini. Per due volte poi, ascoltato prima dagli investigatori e poi dal giudice per le indagini preliminari, ha fornito la sua ricostruzione dei fatti di quel tragico pomeriggio, confermando di fatto la pista della gelosia come movente. Come emerso nelle ore successive all'arresto, il militare era in servizio alla stazione dei carabinieri di Carinola e dal 22 febbraio era in malattia per problemi di salute.

Una patologia che però non è legata, come conferma anche il suo legale, ai sintomi depressivi per i quali nel 2020, dopo la morte della madre, aveva seguito un percorso presso il servizio di Psichiatria dell'Arma e per i quali era tuttora in cura da una psicologa di fiducia. Per valutare il suo stato psico fisico la difesa ha già richiesto anche una perizia psichiatrica sull'indagato. Intanto, proprio a causa della recente patologia che lo teneva lontano dal servizio da diverse settimane, Molinaro dovrà recarsi in ospedale per essere sottoposto a un intervento chirurgico per il quale è già arrivato il nulla osta.

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