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Cronaca Arce

Caso Mollicone, Carabinieri in sirena e lampeggianti rendono omaggio a padre e figlia

Ieri pomeriggio, dopo la decisione del Gup, i militari della stazione di Arce hanno voluto 'portare' la notizia a Guglielmo e Serena

Con sirena e lampeggianti accesi hanno percorso la strada che porta fino al cimitero di Rocca d'Arce dopo riposano Serena e Guglielmo Mollicone. Venerdì pomeriggio i carabinieri della stazione di Arce, diretti dal luogotenente Gaetano Evangelista, hanno voluto così 'informare' padre e figlia della decisione presa dal Gup di Cassino di rinviare a giudizio tutti e cinque gli indagati

Le parole di Maria Tuzi

A raccontare l'episodio sulla sua pagina di Facebook è stata Maria Tuzi, figlia del brigadiere dei Carabinieri Santino Tuzi, morto suicida nell'aprile del 2008. Per quel gesto il Gup Domenico Di Croce ha stabilito che c'è stata una precisa volontà da parte di uno degli indagati nel portare il sottufficiale alla morte dopo che aveva deciso, qualche giorno prima di spararsi al petto, di raccontare una parte della verità riguardante la morte di Serena Mollicone. "Guglielmo sai già cosa è successo, ieri i carabinieri ci hanno tenuto a farti ricevere la bellissima notizia, a modo loro, perché come dicevi sempre tu non bisogna giudicare la divisa, ma la persona che la indossa". 

La Corte d'Assise

Il processo in Corte d'Assise a carico dell'ex maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, della moglie Anna Maria e del figlio Marco - tutti e tre accusati di omicidio volontario ed occultamento di cadavere -, dell'ex vice comandante della caserma di Arce, il luogotenente Vincenzo Quatrale, accusato di concorso esterno morale in omicidio ed istigazione al suicidio e dell'appuntato Francesco Suprano, accusato di favoreggiamento, avrà inizio il 15 gennaio del 2021 nel tribunale di Cassino.

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