Mollicone, la mamma di Denise: "Allora chi ha ucciso Serena? Ci dispiace Guglielmo"
Il commento via social di Piera Maggio, madre della bimba di 3 anni scomparsa nel 2004, alla sentenza di assoluzione per tutti gli imputati al processo per l'omicidio della quasi ventenne di Arce (Frosinone)
“Caro Guglielmo, ricordo ancora i nostri dialoghi, cosa mi dicesti. Spero dopo 21 anni, la tua Serena, e anche tu, possiate finalmente riposare in pace con una giusta sentenza”, si era augurata nelle scorse ore Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, dedicando un post a Serena Mollicone e al suo padre coraggio Guglielmo, scomparso due anni fa alla vigilia dell’anniversario dell’omicidio di sua figlia.
Poi, appresa la sentenza di assoluzione per la famiglia Mottola e gli altri imputati, le sue amare considerazioni via social: “Tutti assolti - ha postato Piera Maggio - Così ha deciso la sentenza della Corte d’assise di Cassino. Chi ha ucciso Serena Mollicone? Caro Guglielmo, ci dispiace tantissimo. In molti ci abbiamo creduto alla fine di questa odissea”.
Il parallelo tra Denise e Serena
Denise Pipitone fu rapita a Mazara del Vallo, in Sicilia, il primo settembre 2004. Non aveva neanche quattro anni. L’omicidio di Serena Mollicone, invece, risale al primo giugno 2001: oltre tre anni prima. Il corpo, con una busta a coprire il volto e mani e piedi legate, fu rinvenuto nel bosco dell’Anitrella, nella già Fonte Cupa, ora Fonte Serena in memoria della ventenne di Arce ammazzata ventuno anni fa.
“Purtroppo, sappiamo cosa staranno provando i familiari di Serena, dopo questa sentenza. Tanta è l'impotenza, delusione e l'amarezza - scrive, in un suo commento, la mamma di Denise - Ciò che li potrà ancora consolare è il ricorso in Appello, dopo che avranno letto le motivazioni. Il grande sconforto cederà il posto ad una nuova speranza”. La Procura di Cassino, a tal proposito, attende le motivazioni della sentenza di assoluzione in modo da preparare l’appello.
“Auguriamo loro, tutta la forza del mondo per andare avanti e continuare a lottare ancora. Lo devono a Serena e anche a Guglielmo Mollicone - conclude Piera Maggio - L'unica magra consolazione per le persone offese è sapere chi sono i colpevoli e che vengano condannati per il reato commesso”.
