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Cronaca Alatri

Omicidio Morganti, respinta la scarcerazione di Mario Castagnacci. I difensori puntano al tribunale della Libertà

Il giovane di 27 anni detenuto presso il carcere di Regina Coeli è accusato di omicidio preterintenzionale per il decesso di Emanuele Morganti. Il ragazzo colpito a morte dal branco la notte del 24 marzo del 2017. L'udienza è stata fissata per il prossimo 5 dicembre

Respinta l'istanza di scarcerazione per Mario Castagnacci, l’unico degli imputati del processo Morganti che si trova ancora detenuto presso il carcere di Regina Coeli nella capitale, gli avvocati Angelo Bucci e Massimiliano Carbone adesso possono sperare soltanto nel tribunale della Libertà. 

La sentenza 

L'udienza è prevista per il 5 dicembre prossimo. Michel Fortuna, il giovane frusinate di 25 anni difeso dagli avvocati Bruno Giosuè Naso e Christian Alviani è stato scarcerato la settimana scorsa. Qualche giorno prima era stata la volta di Paolo Palmisani che si trova ai domiciliari con braccialetto elettronico presso una struttura di Rieti. I giudici della corte di Assise di Frosinone, ricordiamo, hanno condannato tutti e tre a sedici anni di carcere per l’omicidio di Emanuele Morganti il ragazzo di Tecchiena che la sera del 24 marzo de 20017 venne massacrato di botte dal branco in piazza Margherita ad Alatri.

Il ragazzo morì dopo alcune ore di agonia. In manette finirono quattro persone Mario Castagnacci e il padre Franco, Paolo Palmisani e Michel Fortuna. Al termine del processo il presidente della Corte Francesco Farinella ha assolto soltanto Franco Castagnacci, per tutti gli altri condannati a 16 anni, il reato è stato derubricato da omicidio volontario a preterintenzionale.

La mano pesante dei pubblici ministeri

Per la cronaca va detto che i pubblici ministeri Misiti e Coletta avevano chiesto l’ergastolo per Michel Fortuna, 28 anni per Mario Castagnacci, 26 anni per Mario Palmisani e 24 anni per Franco Castagnacci. Quest’ultimo, ricordiamo, era stato l’unico a beneficiare degli arresti domiciliari. Ma la mano pesante della pubblica accusa si è andata a scontrare con quella dei giudici che ha pronunciato una sentenza che ha lasciato l’amaro in bocca non solo ai familiari di Emanuele Morganti ma anche a numerosi cittadini che si aspettavano pene più severe. 

Tornando a Mario Castagnacci. Il giovane alatrense si trova detenuto presso il penitenziario romano da due anni e mezzo. 

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