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Cronaca

Omicidio Pompili, la Del Prete parla davanti al giudice e si difende, l’egiziano fa scena muta

La cognata di Gloria ha ricostruito gli ultimi istanti della vita della sfortuna donna

Interrogati nella giornata di giovedì i due arrestati per l'omicidio di Gloria Pompili, la ragazza di Frosinone di appena 23 anni che secondo  gli elementi raccolti dagli investigatori sarebbe stata massacrata di botte dal cognato e la sua convivente.

Le prime parole davanti al giudice

Giovedì, davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Latina Pierpaolo Bortone e il sostituto procuratore Luigia Spinelli, Loide Del Prete si è difesa dicendo  che  lei non aveva mai picchiato la giovane mamma e che quella sera era stata proprio  lei, nonostante il malore accusato, a non  voler andare in ospedale.  

La difesa dalla Del Prete

Accompagnata  dal suo  difensore avvocato  Filippo Misserville,  la donna  ha ricostruito tutti i momenti salienti di quella sera del  23  agosto scorso  quando la loro macchina  si era fermata nei pressi di  un albergo di Prossedi  perché Gloria non riusciva più a respirare. Era stata adagiata lungo  il ciglio della strada in attesa dell'arrivo dei soccorritori. La  donna, che  deve rispondere di omicidio come conseguenza di ripetuti maltrattamenti e sfruttamento della prostituzione, avrebbe respinto con forza tutte le accuse mosse a suo carico.

La scena muta di Saad Mohamed

Davanti ai magistrati inquirenti avrebbe ribadito di non sapere cosa fosse successo alla parente nelle ore che avevano preceduto la sua morte. A questo da aggiungere che anche lei  aveva notato sul corpo della ragazza delle  ecchimosi ma  Gloria aveva sempre minimizzato. Il  23enne egiziano Saad Mohamed invece  si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere.

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