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Cronaca

Omicidio Pompili, la Del Prete e Elesh Salem rinviati a giudizio insieme all'ex marito di Gloria

Questa mattina a Latina c'è stata la decisione del giudice del tribunale di Latina dove non sono mancati attimi di tensione in aula. L'udienza in Corte d'Assise è stata fissata per il prossimo 6 novembre

Per l'omicidio di Gloria Pompili sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di omicidio, maltrattamenti e sfruttamento della prostituzione Loide Del Prete 40 anni (cugina della ragazza deceduta) e il compagno Saad Mohammed Elesh Salem 24 anni. Per quanto riguarda Hady Saada Mohamed Mohamed Mohamed di 30 anni, il marito di Gloria, difeso dall'avvocato Antonio Ceccani gli sono stati contestati soltanto i maltrattamenti e lo sfruttamento della prostituzione. 

I familiari si sono costituiti parte civile

La madre della giovane mamma Carmela Del Prete ed il fratello Luca si sono costituiti parte civile tramite l'avvocato Tony Ceccarelli. Esce di scena il padre dei due bambini al quale è stata tolta la patria potestà e che non ha potuto dunque costituirsi parte civile nel processo.

Il futuro dei bambini

I piccini adesso verrà tutelati dall'avvocato Maria Pia Coreno, nominata dal giudice del tribunale di  Frosinone. 

Gli attimi di tensione in aula

Attimi di tensione si sono avuti questa mattina presso il palazzo di giustizia  di Latina quando gli avvocati difensori dei due detenuti in carcere hanno chiesto il proscioglimento dalle accuse per i loro assistiti. Mamma Carmela non ha fatto altro che ripetere che dovevano marcire in carcere perchè le avevano ammazzato la figlia. L'udienza in Corte d'Assise è stata fissata per il prossimo 6 novembre.

L'omicidio

Gloria Pompili, ricordiamo è deceduta nell'agosto del 2017 a seguito delle bastonate ricevute che le avevano causato lesioni al fegato alla milza. I carabinieri che per primi erano accorsi sul posto avevano rinvenuto la  ragazza già cadavere  lungo il ciglio della strada Monti Lepini in territorio di Prossedi. Ad inchiodare la coppia sarebbe stato proprio  la testimonianza del bambino più grande di Gloria che quella sera maledetta si trovava insieme al suo fratellino più piccolo in auto.  La ragazza   stava rientrando a casa dopo essersi prostituita a Nettuno,  città dove il marito lavorava in un negozio di frutta e verdura.  Forse Gloria si era ribellata a quella vita, o forse l'incasso  della giornata non aveva soddisfatto .  Ancora Non ci è dato sapere il  motivo che avrebbe indotto la coppia a massacrarla di botte  fino a decretarne la morte

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