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Cronaca

Omicidio Pompili, parla mamma Carmela: "gli assassini devono marcire in carcere"

Mercoledì 5 settembre presso il tribunale di Latina dovranno comparire davanti al gup Loide Del Prete, il compagno Saad Mohammed Elesh Salem ed il marito della sventurata ragazza Hady Saada Mohamed Mohamed

Mamma Carmela, che da un anno non vede i suoi nipotini, crede ancora nella legge e spera che il 5 settembre prossimo (come avevamo anticipato alcune settimane fa) gli aguzzini di sua figlia Gloria Pompili, vengano puniti come meritano. La povera donna, rappresentata dall'avvocato Tony Ceccarelli, madre della ragazza di 23 anni rinvenuta cadavere nell'agosto scorso sul ciglio della strada Monti Lepini in territorio di Prossedi, chiede soltanto che venga fatta giustizia.

"Voglio vederli marcire in carcere"

"Spero di veder marcire in carcere chi ha fatto del male a mia figlia - ha dichiarato la donna che è stata raggiunta telefonicamente da frosinonetoday.it - chi l'ha uccisa deve finire in prigione e buttata via la chiave".

Mercoledì l'udienza dal Gup

Mercoledì prossimo presso il tribunale di Latina dovranno comparire davanti al gup Loide Del Prete 40 anni, il compagno Saad Mohammed Elesh Salem 24 anni ed il marito della sventurata ragazza Hady Saada Mohamed Mohamed di 30 anni. Per quanto riguarda i primi due, al momento detenuti in carcere, difesi dagli avvocati Giuseppe Cosimato, Fabrizio Cassoni e Fermina De Bonis, dovranno rispondere di maltrattamenti sfruttamento della prostituzione ed omicidio. Al coniuge non presente al momento del fatto, gli vengono invece  contestati i maltrattamenti e l’induzione alla prostituzione. Per la cronaca va detto che se l'avvocato di parte di civile non si fosse accorto che stavano scadendo i termini per la custodia cautelare in carcere, sia la Del Prete che il compagno avrebbero potuto affrontare il processo a piede libero. Il giudice ha accolto l'istanza del legale di anticipare l'udienza ed ha spostato il tutto al prossimo 5 settembre.

La tragica sera

Quella sera del 23 agosto del 2017 Gloria stava rientrando a casa da Nettuno coni parenti ed i due figlioletti. Poi la lite forse scaturita da un magro incasso. Secondo le accuse la ragazza sarebbe stata prima presa a calci e poi colpita con una ferocia inaudita con un bastone di legno. Il tutto sotto gli occhi dei suoi bambini. Ad inchiodare la coppia sarebbe stato proprio il bambino più grande di Gloria. Per quanto riguarda il marito della giovane mamma che deve rispondere di maltrattamenti ed induzione alla prostituzione, continua a lavorare nel negozio di frutta e verdura a Nettuno e ad abitare nella casa che condivideva con Gloria a Corso Lazio. L'uomo verrà difeso dall’avvocato Antonio Ceccani.

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