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Cronaca Arce

Omicidio Mollicone, la decisione del Gup il 24 luglio: le parti civili chiedono il rinvio a giudizio

Gli avvocati Dario De Santis, Sandro Salera e Federica Nardoni per oltre tre ore ricostruito sia a livello legale che emotivo il triste calvario della giovane di Arce e del padre deceduto un mese fa.

Riprende la fase preliminare dinanzi al Gup, Domenico Di Croce per le cinque persone coinvolte nell'omicidio di Serena Mollicone. Nel pomeriggio di oggi a parlare in aula saranno gli avvocati della parte civile. Dario De Santis, Sandro Salera ed Elisa Castellucci. rispettivamente difensori del povero Guglielmo e della sorella della studentessa assassinate nel giugno del 2001, Consuelo e della famiglia del brigadiere Santino Tuzi morto suicida nel 2008. Ai tre togati il compito di ricostruire le vicissitudini patite della ragazza trovata morta nel bosco dell'Anitrella e del povero militare che prima di togliersi la vita ha raccontato ai magistrati di aver visto Serena Mollicone entrare nella caserma dei carabinieri di Arce quel 1 giugno del 2001 ma di non averla più vista uscire.

La morte del padre-coraggio

Trenta giorni fa, era il 31 maggio, a spegnersi per sempre è stato Guglielmo Mollicone, papà-coraggio e vera icona di forza per tutti coloro che in questi diciannove anni hanno seguito le vicissitudini giudiziarie legale alla verità sulla morte di Serena. In aula oggi a rappresentare Guglielmo, oltre che la figlia maggiore anche il fratello Antonio, la sorella Armida e la nipote Gaia insieme al padre Romeo Fraioli.

L'addio a Guglielmo 

La sentenza 

Dopo l'udienza del 14 luglio nel corso della quale inizierà a parlare la difesa dei cinque indagati (l'ex comandante della stazione di Arce, Franco Mottola, la moglie Anna Maria e il figlio Marco, tutti accusati di omicidio volontario; del luogotenente Vincenzo Quatrale e dell'appuntato Francesco Suprano, accusati rispettivamente di concorso esterno e favoreggiamento) e dopo la requisitoria del pubblici ministero, Maria Beatrice Siravo, si terrà l'ultima fase di questo dibattimento preliminare: la camera di consiglio con conseguente decisione. La data dovrebbe essere quella del 24 luglio prossimo. 

Aggiornamento delle 18

Tre ore di arringa incentrata tutte sulle vicissitudini patite da Serena Mollicone prime di morire e dal calvario affrontato dal padre Guglielmo in diciannove anni di ricerca della verità. A prendere la parola per primo nel corso dell'udienza preliminare è stato Dario De Santis, legale e soprattutto amico di Guglielmo Mollicone. Un intervento dettagliato, pacato, come nello stile di De Santis, ma pieno di amore, di rispetto e di dolore. "Ho detto tutto quello che Guglielmo avrebbe voluto io dicessi - ha detto con la voce rotta da pianto - e nessuno può capire il dramma vissuto da quest'uomo se non chi l'ha provato sulla propria pelle". Sandro Salera, avvocato di Consuelo Mollicone, ha chiesto come del resto anche gli altri legali, "il naturale rinvio a giudizio per i cinque imputati. Una vicenda triste e piena di dolore che ci ha fortemente provato". Federica Nardone, legale di Armida Mollicone, sorella di Guglielmo: "Ho letto attentamente tutto il fascicolo ed ho capito che tipo di dolore possan aver provato e provano i familiari di Serena. Il fatto che Guglielmo sia morto nel giorno precedente l'assassinio di Serena va letto come un segno del destino. E il fatto che i suoi funerali si siano svolti nel giorno del ritrovamento del cadavere della figlia è ancor più chiaro: il loro amore era simbiotico".

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