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Il ricordo

Omicidio Thomas Bricca, il dolore della sorella: "Perchè a lui?"

A quasi un mese dalla scomparsa del giovane 19enne ancora non si è fatta luce sulla vicenda. I familiari e l'intera comunità chiedono giustizia. Nel pomeriggio una fiaccolata a Piazza Santa Maggiore

È ormai passato un mese dalla sparatoria che ha ucciso il 19enne Thomas Bricca nel pieno centro di Alatri (Frosinone), ed ancora non si è fatta luce sulla vicenda. Lunedì mattina è stato interrogato dai magistrati l’unico indagato per l’omicidio di Thomas. Un interrogatorio durato 6 ore.

A finire nel mirino degli inquirenti e dei Carabinieri del Comando Provinciale di Frosinone, è stato un coetaneo della vittima, sempre residente ad Alatri, Mattia Toson. Il diciannovenne, accompagnato dai legali Angelo Testa e Umberto Pappadia, avrebbe risposto a tutte le domande poste dai magistrati. Sull'esito dell'interrogatorio vige il massimo riserbo.

Oggi pomeriggio, 1 marzo, in piazza Santa Maria Maggiore, l’intera comunità di Alatri si ritroverà di nuovo unita per una fiaccolata per ricordare Thomas e chiedere giustizia. L’iniziativa “Luci nella notte. Giustizia per Thomas” è stata voluta fortemente dai familiari della giovane vittima. Familiari che ovviamente sono ancora scossi per la vicenda e si domandano perché proprio Thomas sia rimasto vittima di questo folle gesto.

Il post della sorella di Thomas

“Alle volte è importante parlare dei propri problemi con persone che sono pronte ad ascoltarti, altre è buono anche rifletterci su da soli -spiega in un toccante messaggio pubblicato sui social Silvana Bricca, sorella di Thomas -  Sono molte le domande, le azioni, i pensieri e le parole, ma niente aiuta a rispondere ad una delle domande più persistenti che ci facciamo quasi tutti: perché, perché a lui?

Il dolore che si prova in queste occasioni così tragiche quanto rare è uno di quelli indescrivibili, per quanto grande, confusionario e misterioso è. Tante sono le lacrime versate, amare come il veleno di un serpente, portatrici di dubbi e insicurezze, che consumano me, come quasi tutti voi;

Durante il corso della mia vita, per quanto può sembrare banale dirlo, non mi sarei aspettata un evento del genere, così doloroso e logorante, talmente inaspettato e capace di provocare ferite talmente profonde e quasi impossibili da guarire.

Le persone dicono 'vai avanti, piano piano riuscirai' e non le biasimo, anche perché prima di tutto ciò anche io avrei detto una cosa del genere se fosse successo a qualcun'altro, ed è proprio vero che se un dolore del genere non lo si prova non si potrà mai capire come ci si sente. Si dice che ognuno di noi ha già un destino scritto e a volte può essere calmo e pacifico, ma altre volte è doloroso e straziante.

Ora come ora sono fermamente convinta che Thomas si trovi in un posto migliore, con persone migliori e sia lui che noi non aspettiamo altro che la giustizia. Ti amo tanto Thomas ricordalo sempre”.

Don Luigi Ciotti incontra i ragazzi del Pertini

Il fondatore di Libera, Don Luigi Ciotti, ha incontrato ieri amici e coetanei di Thomas nell'auditorium dell’IIS Sandro Pertini di Alatri, scuola del giovane assassinato. Un momento sentito e che ha visto la partecipazione di centinaia di coetanei di Thomas. Presenti al Pertini, i familiari del 19enne insieme alle istituzioni locali, alla dirigente scolastica e ai docenti.

L'attivista italiano ha ascoltato i ragazzi e ricordato anche quanto successo ad Emanuele Morganti qualche anno fa. 

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