Le temperature sono in calo nelle ultime settimane, ma ad Alatri – in questi primi giorni di febbraio - il gelo più pungente risiede nell’animo e nel cuore delle persone. Una città in silenzio, incredula, che si domanda come sia stata possibile una morte così violenta di un ragazzo di soli 19 anni. Una morte che non si può accettare e né tantomeno spiegare. Perché morire così, con un agguato in pieno centro, non appartiene alla Ciociaria e non deve appartenere in nessun posto del pianeta. Thomas Bricca aveva tutta la vita davanti a sé. Poteva essere il figlio, il fratello, l’amico di tutti noi. Una morte che ha gettato nello sconforto un’intera comunità.

Gli amici, i compagni, gli insegnanti di Thomas lo descrivono come un ragazzo educato, timido, che non aveva niente a che fare con nessun tipo di affare losco. I compagni lo hanno voluto omaggiare nella giornata di ieri, 2 febbraio, con striscioni, fiori e lanciando dei palloncini bianchi in aria con “Sta passando Novembre” di Eros Ramazzotti a fare da sottofondo.

“Thomas era un ragazzo tranquillissimo, di poche parole, molto educato e sensibile”, spiega Luca Galuppi, uno dei suoi insegnanti al Chimico di Alatri. L’ex calciatore del Frosinone, oltre ad allenare nel settore giovanile giallazzurro, adesso fa l’insegnante di sostegno proprio al 'Sandro Pertini' e conosce bene Thomas e i suoi compagni: “Sono a contatto con questi ragazzi tutti i giorni. Sono momenti tristi e inspiegabili. Posso dire solo questo”.

Oggi, 3 febbraio, i compagni d’Istituto faranno una manifestazione in piazza Santa Maria Maggiore (foto in basso), anche se non autorizzata dalla scuola. Il sindaco Cianfrocca ha già annunciato che in occasione dei funerali di Thomas, il Comune di Alatri istituirà il lutto cittadino.

Manifestazione Thomas Bricca