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Mercoledì, 24 Aprile 2024
La decisione

Processo Willy, ergastolo per Marco e Gabriele Bianchi. 21 anni per Pincarelli e 23 a Belleggia

La corte d'assise del tribunale di Frosinone ha emesso la sentenza a carico dei quattro giovani di Artena accusati di aver ucciso di botte il 21enne di Paliano

La corte d’assise del tribunale di Frosinone ha condannato all’ergastolo Marco e Gabriele Bianchi. 21 anni per per Mario Pincarelli e 23 anni per Francesco Belleggia tutti accusati di aver ucciso il 6 settembre del 2020 Willy Montero Duarte, il giovane cameriere di Paliano. L'accusa era di omicidio volontario con l'aggravante dei futili motivi.

Alle 13 in punto il giudice del tribunale di Frosinone ha letto l’attesa sentenza davanti ad un’aula stracolma di gente e giornalisti.  Tre ore esatte di camera di consiglio che hanno portato a queste decisioni dopo un anno di udienze a ritmo serrato. La lettura della sentenza è stata accolta da un lungo applauso dagli amici di Willy presenti in aula che si sono anche abbracciati. Fuori dell'aula il commento era uguale per tutti: "giustizia è fatta"

I fratelli Bianchi sono stati anche condannati a pagare una provvisionale di 200 mila euro ciascuno per i genitori di Willy e di 150 mila euro per la sorella.

Le parole di papà Armando

"Una sentenza ineccepibile e in linea con le conclusioni del Pm, che legge le pagine processuali con un rigore assoluto... E anche un riconoscimento di qualità per quanto riguarda l'attività investigativa iniziale delle forze dell'ordine". Questo il commento che Armando Monteiro ha voluto rilasciare dopo la pronuncia della sentenza in Corte d'Assise di Frosinone per l'omicidio di suo figlio Willy, attraverso i suoi legali, l'avvocato Vincenzo Galassi e l'avvocato Domenico Marzi

Le parole degli avvocati Marzi e Galassi

Gli avvocati della famiglia Willy Marzi e Galassi parlano di: "una sentenza in linea con le previsioni. Un processo che si è svolto con grande rigore grazie anche all'attività investigativa. In aula sono stati sentiti 25 testimoni che hanno raccontato quanto avvenuto".

Il momento della lettura della sentenza-2

"Giustizia è fatta"

"Ergastolo ai fratelli Biianchi, 21 anni a Pincarelli e 23 a Belleggia. La sentenza non ci riporta il nostro amato Willy - scrive su facebook il sindaco di Paliano Domenico Alfieri - ma almeno giustizia è stata fatta.
Speriamo che gli altri gradi di giudizio confermino le pene".

L'avv. dei Bianchi annuncia l'appello

"E' stato un processo mediatico. Va contro tutti i principi logici. Leggeremo le motivazioni e poi faremo appello. Siamo senza parole". Così l'avvocato Massimiliano Pica, legale dei fratelli Bianchi, al termine del giudizio di primo grado nel processo a carico proprio di Marco e Gabriele Bianchi, condannati all'ergastolo, oltre che di Mario Pincarelli e Francesco Belleggia per la morte di Willy Monteiro Duarte.

La soddisfazione del Pm Taglialatela

"Un ufficio di Procura davanti ad un ergastolo deve essere più che sicuro della fondatezza delle prove. Se siamo soddisfatti? È quello che noi speravamo in relazione a lavoro svolto, però sappiamo che il giudizio poi si presta a delle variabili e come ho spiegato il fatto aveva un contesto e delle sfumature di confusione che potevano anche dare adito ad una diversa valutazione. Però le prove che avevamo prodotto erano, a nostra avviso, assolutamente sufficienti e fondate per chiedere quello che abbiamo chiesto". Così il pm Giovanni Taglialatela al termine della lettura della sentenza dei giudizi della Corte d'Assise di Frosinone a carico dei 4 uomini ritenuti colpevoli dell'uccisione di Willy Monteiro Duarte.

"Contro Willy colpi violentissimi, per fare male"

Secondo la ricostruzione fatta dall'accusa, i fratelli Bianchi - esperti dell'arte marziale Mma - picchiarono per 50 lunghissimi secondi con colpi a ripetizione Willy, intervenuto per difendere un amico durante un banale diverbio all'esterno di un locale. Per il pm "l'azione è partita dai fratelli Bianchi ma poi si salda con l'azione di Belleggia e Pincarelli e diventa una azione unitaria. Quello che è successo a Willy poteva capitare a chiunque altro si fosse trovato di fronte al branco". Il pubblico ministero ha fatto riferimento anche alla Mma, l'arte marziale di cui i Bianchi sono esperti, che sarebbe stata utilizzata come "arma" per "annientare il contendente". I due fratelli avrebbero sferrato "colpi tecnici. Dati per fare male, violentissimi per causare conseguenze gravissime. Dagli esami della scientifica è emerso che sulla scarpa di Belleggia ci sono tracce biologiche di Samuele Cenciarelli che aveva provato a difendere Willy".

Gabriele Bianchi: "Io, descritto come non sono"

Nel corso dell'ultima udienza, Gabriele Bianchi ha chiesto di prendere la parola per difendersi. "Willy e la sua famiglia meritano giustizia - ha detto  - Mi auguro con tutto il cuore che dopo la sentenza i familiari trovino pace e serenità. Vorrei tornare a quella maledetta notte e cambiare tutto, il pm mi ha descritto come non sono. Non sarei stato in grado, anche volendo, di fare ciò di cui mi si accusa. Vi parlo con il cuore in mano, ho sempre detto la verità. Io sogno ancora di tornare dalla mia famiglia e crescere mio figlio".

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