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Cronaca

Paliano-Genazzano, due grossi cani uccisi e gettati in un fiume. Una ritorsione?

La raccapricciante scoperta, nei pressi del rudere “Mola dei Piscoli”, grazie a un ragazzo che passeggiava da quelle parti e sentendo un odore molto forte provenire dalle acque sottostanti, si è affacciato vedendo i corpi senza vita di due cani galleggiare sull’acqua

Macabro ritrovamento ieri sera, tra Genazzano e Paliano, di un Cane Corso e di un Pastore Maremmano: si chiamavano Gemma e Isacco ed erano scomparsi da casa dieci giorni fa. “I cani sono stati probabilmente gettati nel fiume dal ponte che lo sovrasta, dove abbiamo trovato resti del loro pelo. Una ritorsione di qualcuno, ma la proprietaria che abbiamo rintracciato non aveva ricevuto minacce”, afferma la referente del randagismo Lazio LNDC da ieri sul posto con carabinieri e ASL locale

I due grossi cani sono stati rinvenuti nelle acque di un torrente a cavallo tra i comuni di Genazzano (Roma) e Paliano (Frosinone) i corpi di due cani in stato avanzato di decomposizione. Sul posto sono immediatamente intervenuti i Carabinieri di Paliano, poi l’associazione LNDC Animal Protection insieme alla Polizia Locale di Paliano e alla ASL di Anagni. La raccapricciante scoperta, nei pressi del rudere “Mola dei Piscoli”, è stata possibile grazie a un ragazzo che, la sera del 26 agosto, passeggiava sopra il ponte che sovrasta il torrente e, sentendo un odore molto forte provenire dalle acque sottostanti, si è affacciato vedendo i corpi senza vita di due cani galleggiare sull’acqua. 

“Siamo immediatamente intervenuti recandoci sul posto, un luogo davvero isolato in aperta campagna.”, ha affermato Emanuela Bignami, referente randagismo LNDC Animal Protection per la regione Lazio, che ha commentato: “Sul posto ci sono ancora i ciuffi di pelo dei due animali, motivo per cui è probabile che siano stati trascinati sul ponte e, quindi, gettati da lì giù nel torrente”. I due poveri animali avevano una casa e un’identità precisa: la femmina, un cane Corso di cinque anni, si chiamava Gemma, mentre il maschio, un Pastore Maremmano, ne aveva uno e mezzo e si chiamava Isacco. Proprio su quest’ultimo, inaspettatamente, è stato trovato il collare con la medaglietta sui erano incisi il nome e i numeri di telefono della proprietaria, che è subito stata chiamata dalla LNDC. 

“Entrambi gli animali avevano anche il microchip”, ha argomentato ancora la Bignami, che ha continuato: “La proprietaria ci ha detto che si erano allontanati, o a questo punto portati via, dalla loro casa a Valmontone da circa dieci giorni. La donna che vive lì da sola da un anno, anche con altri animali, ci ha raccontato di non avere cattivi rapporti con nessuno della zona. Lì ci sono tanti pastori che hanno greggi di pecore, ma non ha ricevuto minacce da nessuno, solo un pastore si era lamentato perché abbaiando i cani spaventavano le sue pecore. In ogni caso dobbiamo trovare chi li ha uccisi e gettati in questo posto sperduto, perché si tratta di una persona pericolosa e che molto probabilmente è della zona.  Solo chi la conosce bene può arrivare nel luogo dove sono stati rinvenuti i cadaveri degli animali”, conclude Emanuela Bignami.  

Cani morti fiume 2-2

LNDC Animal Protection ha sporto denuncia contro ignoti e offrirà assistenza legale alla donna, in attesa della necroscopia da parte dell’IZS di Lazio e Toscana che accerterà la causa del decesso. Nel frattempo LNDC lancia anche un appello ai cittadini e abitanti della zona: chiunque abbia visto qualcosa o possa dare informazioni utili a identificare i colpevoli di questo infame e crudele gesto scriva anche in forma anonima a presidenza@legadelcane.org o chiami il numero LNDC Animal Protection 335.6981807. 

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