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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Paliano

Paliano, prezzi troppo alti nelle cantine e solito menù di carne alla brace

Dice un vecchio adagio: passato la festa gabbato lo santo. Questa volta ed essere stati “gabbati” sono i numerosi cittadini che si sono recati a mangiare, nei giorni del Palio, soprattutto in alcune cantine dei rioni che hanno offerto salsicce...

Dice un vecchio adagio: passato la festa gabbato lo santo. Questa volta ed essere stati “gabbati” sono i numerosi cittadini che si sono recati a mangiare, nei giorni del Palio, soprattutto in alcune cantine dei rioni che hanno offerto salsicce, spiedini, ventresche e qualche bistecca, però a caro prezzo.

Evidentemente, i rioni e quanti hanno attrezzato le varie cantine questa volta non si sono regolati ed i prezzi finali per una cena si aggiravano intorno ai 16-17 euro, quindi, una mazzata per le famiglie che vi si recavano magari composte da tre o quattro persone. C’è da dire, inoltre, che il grande afflusso di turisti c’è stato, nelle cantine, solamente la sera del 16 perché tutti erano in attesa dei fuochi, conosciuti un po’ ovunque grazie alla Pirotecnica Coccia di Paliano che nel 1960 salì agli onori delle cronache per i mirabolanti fuochi sparati all’apertura e alla chiusura dei Giochi Olimpici di Roma e che ogni anno si ripetono grazie alla BCC che li finanzia.

Gli altri giorni nelle cantine si sono viste sempre le solite facce, ci si chiede il perché? Forse il solito menù di carne alla brace ha stufato?

Altra lamentela che ci è arrivata è quella relativa ai commercianti del posto che non sono stati affatto coinvolti dai rioni che gestivano le cantine. Ad esempio dove è stato preso il pane? visto che a Paliano ci sono tre forni, che peraltro fanno anche degli ottimi dolci secchi?

Una cantina in particolare sarebbe stata obbligata a fare spesa in determinati posti che applicavano prezzi esorbitanti nella loro vendita. Inoltre, c’è stata troppa confusione nei vari manifesti soprattutto per quanto riguarda gli orari e nel libretto uscito il 16 mattina ben tre pagine erano dedicate ai piatti storici come: Il pancotto, il Castrato alla tedesca “broccoletti medievali”. Farro con le cotiche, il Panunto, la Polenta di Farro, l’acqua cotta, filetti di baccalà, strozzapreti alle noci e le lumache di San Giuseppe che nella cantine non si sono visti.

Intanto apprendiamo dal web che il segretario del Palio nella persona di Roberto Bonanni fa sapere “ a chi ci segue, che i guadagni delle cantine rionali vengono, nella loro totalità destinati per una parte alla gestione annuale dell'Associazione Palio e per il resto alle spese che i singoli rioni e contrade devono sostenere per le quote relative ai costumi, corsi di musica, attrezzature varie affinché la festa abbia una buona riuscita. Quest'anno- si legge ancora- sono stato gratificato della carica di tesoriere e malgrado la responsabilità che ciò comporta i componenti dell'associazione mi hanno votato all'unanimità.

Desidero ringraziarli per questo, ma soprattutto desidero ringraziare i presidenti dei comitati per l'ospitalità che mi hanno offerto in queste sere che mi hanno visto itinerante per le loro cantine a scopo di raggruppare fondi per lo svolgimento degli spettacoli. Malgrado il lavoro che svolgevano anche a volte frenetico e spesso faticoso ma soprattutto di volontariato, ho ricevuto da tutti un'accoglienza calorosa e fraterna in sintonia con i principi della nostra associazione.

A tal riguardo ringrazio i comitati: S Andrea per il piatto rustico, Jo Colle, San Procolo e Mole per il vino, Cappuccini che mi ha dissetato ogni sera, S. Anna e Paliano Country per gli gnocchi e le fettuccine, come dimenticare le squisite frittelle di Terrignano e infine ma non ultimo Poggio Romano per le deliziose trofie e la birra al grano monococco”. Fin qui il segretario e tesoriere Robero Bonanni

E’ questa la conferma di quanto stiamo scrivendo che ci arriva direttamente dal Segretario Bonanni. Allora viene spontaneo domandarsi, quale rione ha preparato una di queste ricette? Dobbiamo ringraziare quegli uomini e donne che hanno sacrificato il loro tempo per mettersi a disposizione degli altri gratuitamente.

Allora quale sono le cantine che incassano solamente senza restituire ai palianesi neanche la storia? A voi lettori le risposte.

Per essere più chiari vi pubblichiamo le pagine tratte dal libretto apparso il 16 mattina a scanso di equivoci.

Giancarlo Flavi

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