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Cronaca Paliano

I familiari di Willy rivivono l'incubo: "Quel premio ricevuto a Formia lo abbiamo interpretato come un segnale di speranza"

Sono scioccati i familiari del giovane palianese che due mesi fa sono stati ospiti della cittadina di mare per una giornata. Il padre: "La morte di Romeo ci ha fatto rivivere quei giorni di grande disperazione"

Meno di due mesi fa, Formia (Lt) accoglieva i genitori di Willy Monteiro. Il 20 dicembre 2020 proprio a Formia, nell'ambito del premio 'Remigio Paone', hanno ricevuto una pergamena in memoria del sacrificio del ventenne assassinato di botte a Colleferro perché intervenuto in difesa di un amico. Un evento che avrebbe dovuto servire a scuotere le coscienze e sensibilizzare al rispetto della vita altri. Oggi Formia si trova a dover fare i conti con un evento tragico, l'uccisione a colpi di coltello del 17enne Romeo Bondanese per meno di un sedicenne e che ha segnato per sempre la vita di chi lo ha vissuto.

Il premio Paone

Una giornata ricca di emozioni quella organizzata da Augusto Ciccolella, patron del premio 'Paone', che voleva essere un tendere la mano verso chi vive drammi del genere. In quel frangente a prendere la parola era stata la sorella del ragazzino di Paliano, Milena che aveva lanciato un messaggio di speranza. Messaggio che oggi, alla luce del drammatico omicidio di Romeo Bondanese, sembra tristemente  essere caduto nel vuoto: "Quando ci sono simili iniziative di sostegno al nostro dolore - aveva ricordato la giovane donna dinanzi alla gigantografia del fratello appesa nel teatro di Formia -, vuol dire che c'è la volontà di arginare simili tragedie".

L'esempio

“Leggevo quanto accaduto a Formia. Un’altra giovane vita spezzata per la follia di qualcun altro, un’altra famiglia come noi condannata a soffrire tutti i giorni. E perché? E’ una cosa che non capisco. Nonostante tutto quello che abbiamo subito e fatto, rieccoci davanti a una tragedia così simile. Abbiamo rivissuto ancora una volta il nostro incubo - spiega Armando Monteiro, il papà di Willy -. Spero che la Giustizia fatta ad oggi per mio figlio (riconosciuta dalla Procura di Roma l’ipotesi di omicidio volontario, ndr) serva almeno da esempio, affinché qualcuno inizi a prendere coscienza su fatti tanto gravi, perché così non si può andare avanti".

La scia di violenza

"Quasi ogni giorno succede un dramma simile, non mi sento nemmeno di fare appelli perché ormai non capisco cosa li spinga a fare cose simili. Abbiamo rivissuto anche oggi la morte di nostro figlio, il modo in cui ti cambia la vita in un attimo - conclude Monteiro -. Non è semplice eh, è dura, noi stiamo male tutti, tutti i giorni. Ho pensato immediatamente ai genitori di questo ragazzo, che non è il primo. Giovanissimi, con tutta la vita davanti, ammazzati per la follia di altri, una cosa inaccettabile”.

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