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Cronaca

Pastena, L’abbandono della minoranza

Durante l’ultimo consiglio comunale sono state affrontate le problematiche relative al bilancio e al risanamento finanziario dell'Ente, continuamente monitorato dalla commissione del ministero dell'Interno che al momento ha approvato tutto il...

Durante l’ultimo consiglio comunale sono state affrontate le problematiche relative al bilancio e al risanamento finanziario dell'Ente, continuamente monitorato dalla commissione del ministero dell'Interno che al momento ha approvato tutto il lavoro sin qui svolto.

E’ stata ratificata la gestione associata con i comuni di Castro dei volsci, Pofi, Arnara, Ripi e Torrice per il trasporto pubblico locale e sono state emanate le nuove convenzioni inerenti la segreteria comunale, la centrale unica di committenza e per il nuovo revisore dei conti.

E' stato anche dibattuto l'impatto ambientale e le problematiche inerenti l'ampliamento della discarica di Cerreto e la diffusione dei miasmi maleodoranti sulle popolazioni circostanti che da San Giovanni Incarico, e Pontecorvo lambiscono Aquino, Roccasecca, Piedimonte san Germano e che al momento non interessano il comune di Pastena.

Sono state illustrate le iniziative messe in atto negli anni passati alquanto improduttive e quelle attuali che rischiano di fare la stessa fine.

La puzza non è un diritto mentre è un diritto dei cittadini vivere nel pieno benessere in un ambiente sano e non inquinato. Come sempre l’attenzione al presente del nostro paese e la preoccupazione per il futuro che non può essere governato dall’improvvisazione e da interessi occulti che non si curano dei bisogni dei cittadini.

Tra le problematiche ancora irrisolte c’è il destino dei dipendenti dell’ormai abolito consorzio delle grotte che attendono da mesi una soluzione occupazionale certa e sicura e l’inquadramento giuridico di una parte degli L.s.u. in attesa del pronunciamento del tribunale del lavoro.

La minoranza ha disertato il consiglio comunale, completamente assente e proiettata solo al voto della prossima primavera, dimenticando che per amministrare un paese bisogna confrontarsi ogni giorno con i bisogni della gente e non rinunciare mai al mandato ricevuto dagli elettori.

L’assenza dal consiglio comunale palesa un disinteresse cronico per i problemi della collettività, una inadeguata conoscenza degli atti amministrativi uno scollamento completo con la pubblica opinione.

Si preferisce al confronto e alla dialettica del consiglio comunale il banale pettegolezzo al bar o la metodica disinformazione che serve solo a mascherare l’inadeguatezza politica di una minoranza che ha perso terreno e rappresentatività popolare.

Abbiamo attraversato tempi bui, schiacciati dal dissesto finanziario che ha obbligato l’ente a scelte obbligate, imponendo la riduzione della spesa del personale, la messa in mobilità di un dipendente, l’innalzamento delle tasse (che peraltro erano già al massimo) e il blocco dell’assunzione dei mutui che hanno impedito in questi anni di promuovere e finanziare piccole opere pubbliche necessarie alla collettività.Questa esperienza si sarebbe potuta evitare se la passata amministrazione si fosse resa conta, analizzando i parametri della stabilità economica che il nostro Ente era strutturalmente deficitario e avesse avviato in tempo, le manovre di risanamento del deficit e della ripresa economica.

Ora tutto questo è alle spalle e il nostro comune respira un’aria nuova, abbiamo svolto un compito difficile senza peraltro alienare i beni immobili come hanno rovinosamente fatto i nostri predecessori senza peraltro raggiungere alcun risultato positivo.

Alla luce di questi fatti la minoranza che aveva puntato tutto solo sulla critica sterile si trova ora disorientata e perdente e come è successo ieri per il consiglio comunale, ha abbandonato il campo

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