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Cronaca

Pastena, Lo sciopero dei dipendenti del consorzio delle grotte

L’amministrazione comunale ha espresso la piena solidarietà ai dipendenti del consorzio delle grotte di Pastena che oggi hanno incrociato le braccia attuando uno sciopero sacrosanto per rivendicare la soluzione relativa all’inquadramento giuridico...

L’amministrazione comunale ha espresso la piena solidarietà ai dipendenti del consorzio delle grotte di Pastena che oggi hanno incrociato le braccia attuando uno sciopero sacrosanto per rivendicare la soluzione relativa all’inquadramento giuridico della loro posizione e il pagamento delle 23 mensilità arretrate.

Abbiamo da mesi sollevato il problema sulla criticità della condizione lavorativa dei dipendenti e del danno che si stava causando con il blocco dei finanziamenti regionali che dal 2011 hanno smesso di integrare gli incassi delle grotte e pertanto hanno impedito la copertura finanziaria per l’erogazione di tutti gli stipendi dovuti.

Abbiamo sollecitato la Regione a non venir meno al ruolo di supporto che dal 1989 ha sempre avuto per la tutela e la salvaguardia del sito speleologico delle Grotte e a non azzerare i fondi che avrebbero compromesso l’occupazione e l’attività turistica del nostro paese.

Come già ribadito nel consiglio comunale urgente e aperto al contributo dei cittadini svoltosi venerdì 7 u.s., per dar corso alla legge n. 7 del 15 luglio 2014 che prevede l’abolizione della legge regionale n. 14 del 18.2.1989 e la conseguente soppressione del consorzio, sono già in fase di risoluzione i provvedimenti che dovrebbero sancire il passaggio dei dipendenti dell’ormai ex -consorzio al Parco dei Monti Ausoni.

Purtroppo in questi anni si sono susseguite una serie di norme e regolamenti che alla fine hanno mostrato criticità e limiti sia per quanto riguarda il profilo giuridico dei dipendenti e sia per la partecipazione degli enti locali a risanare il bilancio dell’ex consorzio.

L’amministrazione comunale, visto il momento critico, la sofferenza e la mortificazione dei lavoratori ha rinviato la riscossione di circa 150 mila euro che il consorzio avrebbe dovuto versare in base alle convezioni sottoscritte e si è mostrata disponibile a trovare con la presidenza della Regione Lazio e gli assessorati competenti, Ambiente e Bilancio in modo particolare, e il commissario del parco dei Monti Ausoni avv. Bruno Marucci, tutte le soluzioni adeguate per la salvaguardia dei posti di lavoro e per intraprendere una nuova e più dinamica fase di promozione turistica.

In qualità di sindaco- afferma il dott Gnesi- ho sempre difeso le ragioni dei lavoratori e fintanto che il consorzio era operativo, mi sono prodigato a richiedere i fondi per colmare la retribuzione dei dipendenti, non ho mai smesso di reclamare giustizia per i dipendenti. Per tale motivo non ho fatto approvare, prima che il consorzio venisse abolito, la proposta avanzata dal consiglio di amministrazione di ridurre tutto l'orario dei dipendenti al part-time di 18 ore settimanali.

Abbiamo più volte scritto e ribadito che non possono essere calpestati i diritti fondamentali dei lavoratori e va loro riconosciuta l’estrema abnegazione con la quale, in tutti questi mesi hanno consentito ai turisti di apprezzare le bellezze delle grotte e di aver avuto sempre il massimo rispetto per il lavoro svolto dalla nostra amministrazione. Abbiamo già informato il presidente della Regione Lazio e gli Assessorati regionali della situazione attuale e ci aspettiamo che possano, a settembre, concretizzarsi le promesse fatte.

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