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Cronaca

Pastena, per l’ospitalità dei profughi la minoranza invia un esposto in procura

Nel consiglio comunale è stato affrontato su richiesta del gruppo di minoranza, la vicenda dei  profughi ospitati per alcuni giorni dal nostro comune. Abbiamo cercato di volare alto, tenendo a mente i valori ideali e le rivoluzioni culturali che...

Nel consiglio comunale è stato affrontato su richiesta del gruppo di minoranza, la vicenda dei profughi ospitati per alcuni giorni dal nostro comune. Abbiamo cercato di volare alto, tenendo a mente i valori ideali e le rivoluzioni culturali che hanno consentito di abbattere i muri della segregazione e della discriminazione sociale ma il dibattito si è subito arenato sulle problematiche locali.

Gli esponenti della minoranza dicono di non essere affatto razzisti e di avere a cuore le sorti dei migranti, dicono di non calpestare i diritti umani e di non poter fare a meno dei valori della fede ma che è loro dovere denunciare il sindaco alla Procura di Cassino.

Dicono che non hanno nulla contro i negri e che è doveroso non chiudere loro le porte in faccia ma è peccaminoso il comportamento del sindaco di Pastena che ha ospitato per alcuni giorni 41 malcapitati africani che venivano sballottati da un luogo all’ altro della provincia senza alcuna ragione. Chiedono a gran voce che indaghi la procura e verifichi se a quei giovanotti erano state fatte le visite mediche perché altrimenti il sindaco diventa responsabile di aver propagato tra la popolazione pericolose malattie infettive che potrebbero mettere a rischio la salute dei cittadini. Indaghi la procura di Cassino perché sono stati sistemati all’ interno di una sala conferenze non idonea a far dormire questi esseri senza patria e senza futuro le cui sorti sono nelle mani di spregiudicate associazioni a delinquere. Indaghi la procura e verifichi se il sindaco di Pastena non è colluso con l’associazione che ha preso in carico dalla prefettura di Frosinone questo branco di sventurati..

Indaghi la Procura e accerti quanto il comune ha speso per il soggiorno di questi profughi che la minoranza capisce e comprende ma che sono stati tradotti nel museo delle grotte senza che la cittadinanza ne sapesse nulla e senza, cosa ancora più grave, che venisse fatta una delibera di giunta.

Indaghi la procura perché la minoranza deve sapere quanto è costata l’acqua con la quale si sono spudoratamente lavati tutti i giorni, senza parlare del consumo dell’ energia elettrica che grava sulle spalle dei cittadini.

Per carità non è razzismo e la minoranza ci tiene a precisarlo ma è solo per la tutela della salute dei poveri migranti e per evitare la contaminazione dell’ aria che respiriamo ma spieghi il sindaco di Pastena per quale motivo è stato l’unico di 91 comuni a far entrare nel proprio territorio queste persone che non sappiamo nemmeno chi sono e nè da dove vengono e allora bene farà la Procura di Cassino a fare chiarezza su questo atteggiamento di buonismo assolutamente inopportuno e nocivo all’ immagine del paese

Non c’entrano nulla i principi della costituzione, i comandamenti del cristianesimo, i diritti sanciti dalla dichiarazione universale dei diritti dell’ uomo sanciti dall’ Onu, il problema che ha creato il sindaco accogliendo temporaneamente 41 profughi è deleterio per la democrazia e mina alla base d’ordinamento giuridico dello Stato. Indaghi la procura e verifichi se il sindaco ha rispettato tutte le norme perché sia chiaro non è razzismo ma solo se l’emergenza avesse riguardato i cittadini di Pastena poteva percorrere queste vie ma trattandosi di estranei il sindaco ha agito calpestando le leggi.

Durante il consiglio comunale è questa la proposta avanzata dalla minoranza per la vicenda conclusasi qualche settimana fa con il trasferimento dei profughi in una struttura di Giuliano di Roma.

A nulla sono valsi gli appelli alla solidarietà e alla condivisione, a nulla sono servite le note che. davano conto dell’ avvenuta disinfestazione dei locali con spese a carico dell’ associazione Integra che, benché non richiesto, ha dato mille euro al comune come rimborso spese. Per la minoranza questo comportamento fuori dalle regole e dannoso per i cittadini di Pastena va portato all’ attenzione della Procura di Cassino anche se per il vitto, l’abbigliamento e le spese di prima necessità il comune di Pastena non ha speso un euro.

Se non è razzismo, come ha tenuto a sottolineare la minoranza resta da capire se i pregiudizi, l’ignoranza e la superficialità non siano più dannosi delle discriminazioni etniche e culturali. Intanto la seduta è chiusa e da domani, come richiesto dal capogruppo della minoranza le carte saranno inviate alla procura di Cassino per accertare l’incomprensibile atteggiamento del sindaco che ha voluto sfidare lo scetticismo e le paure della sua gente.

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