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Cronaca

Pastena, una riflessione a tutto campo sulla nuove opportunità del Sindaco Gnesi

A che altezza fissare l’asticella ? Guardare solo dove mettere i piedi o alzare lo sguardo in alto ?

A che altezza fissare l’asticella ? Guardare solo dove mettere i piedi o alzare lo sguardo in alto ?

Su queste domande si è tenuto un incontro dopo quattro mesi dalle elezioni amministrative per approfondire sia i problemi concreti della quotidianità e sia per definire meglio gli obiettivi da realizzare nei prossimi anni. Presenti anche amici e sostenitori che non hanno evitato le sottolineature, gli appunti, le critiche e le proposte.

Dopo un’estate ricca di manifestazioni e di eventi, dopo vicende intricate e complesse, dopo fatti tragici era necessario riflettere sullo stato di salute del gruppo e sui primi passi che i neo-eletti hanno compiuto. Senza trionfalismi e senza vittimismi è stato anzitutto precisato che il governo del paese non può ridursi ad una semplice rendicontazione dei bisogni della collettività o all’enumerazione degli interventi quotidiani messi in atto per migliorare la vita pubblica. È necessario avere competenze per affrontare le difficoltà giuridico- amministrative della amministrazione locale, trovare l’apporto di professionisti competenti in grado di gestire anzitutto i settori dei lavori pubblici e dell’urbanistica che da anni hanno creato notevoli problemi inerenti ed ottimizzare l’attribuzione e la riscossione dei tributi comunali perché tutti paghino il dovuto.

Un cammino reso più complicato dalla riduzione delle risorse finanziarie e dagli automatismi della cosiddetta compensazione messa in atto dalla Regione che qualora non esista una documentazione conclusiva ed esaustiva sulle fasi finali dei lavori finanziati negli anni passati procede al recupero delle somme versate oppure non accredita la parte restante del finanziamento concesso.

Poche risorse umane e grandi responsabilità , una condizione condivisa da tutti i piccoli comuni ove per gli amministratori è elevato il rischio di essere chiamati in causa per presunto danno erariale, abuso o omissione di atti di ufficio.

Ma la politica deve dare una ragione e un senso alla fatica e agli affanni quotidiani, deve essere lo stimolo e il fondamento per un’azione e una presenza che sia sempre al servizio della gente , a difesa degli interessi della collettività e a tutela della legalità e della democrazia.

Non tutto è filato liscio e non sempre l’approccio per gestire le iniziative locali sono risultate idonee e la colpa non è derivata solo da una limitata comunicazione o dall’inesperienza quanto dalla mancanza di un linguaggio comune, dalla mancanza di una formazione politica o ancor meglio di una comune matrice ideologica.

Siamo consapevoli che al momento attuale, dopo cinque anni di amministrazione, la nostra esperienza non potrà avere più alibi e né potrà scaricare su altri la responsabilità per il mancato raggiungimento di obiettivi tesi a far crescere e sviluppare il paese.

C’è bisogno dell’impegno incondizionato di tutti per tradurre in investimenti e infrastrutture il desiderio di dare maggiore rispetto alla nostra gente e bisogna lottare per evitare che i piccoli centri diventino dormitori o “parco giochi” per anziani .

Abbiamo attorno a noi una realtà complessa e difficile da governare, disoccupazione e investimenti produttivi, raccolta dei rifiuti e tutela ambientale, trasporti e viabilità, turismo e fondi di sviluppo europei, emarginazione sociale e povertà , sicurezza sociale e migrazione, trasparenza e gestione degli appalti e un piccolo comune potrà dire solo se ogni eletto dal popolo farà la sua parte. Questa è la scommessa che porteremo avanti per i prossimi anni.

il sindaco dott. Arturo Gnesi

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