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Cronaca Patrica

Morte Liburdi, si analizzano le immagini del bar di Patrica per scoprire nuovi dettagli sull'aggressione

Il pm infatti ha disposto una consulenza informatica per accertare l’esistenza di immagini nel circuito di videosorveglianza relative al bar "Gustami"

Morte di Michele Liburdi, scattano ulteriori accertamenti da parte della procura. Il pm infatti ha disposto nei giorni scorsi una consulenza informatica per accertare l’esistenza di immagini nel circuito di videosorveglianza, relative al bar "Gustami" ubicato a Patrica dove sarebbe avvenuta l'aggressione ai danni dell'imprenditore di 52 anni, acquisizione del suo contenuto nonché estrapolazione di tutte le immagini del dvd già presente negli atti. L’incarico è stato affidato al dr.Massimo Di Veroli.

L'esame sui vestiti

A questo da aggiungere anche l’esame sui vestiti di Liburdi, al fine di estrapolare eventuali tracce di Dna che potrebbero appartenere all'indagato. L'esame verrà effettuato dal dr. Cesare Rapone. I consulenti della procura avranno sessanta giorni di tempo per depositare le perizie. I due legali delle difese si sono riservati di nominare i loro consulenti di parte.

Una morte tinta di giallo

Una morte quella di Michele Liburdi che si è tinta di giallo. L'uomo il 22 luglio scorso era arrivato al pronto soccorso di Frosinone in arresto cardiaco. Inutili i soccorsi dei medici del 118 che erano intervenuti prima nella sua abitazione per prestare soccorso. Il 52enne era deceduto subito dopo il suo arrivo nel nosocomio frusinate. Ma delle strane ecchimosi riportate sul volto, avevano indotti gli agenti della squadra Mobile ad effettuare ulteriori accertamenti.

La violenta colluttazione

E proprio dalle indagini era venuto fuori e che il povero Michele, prima del decesso, aveva avuto una violenta colluttazione con un ventottenne di Ceccano. I fotogrammi estrapolati dalle telecamere posizionate davanti un bar di Patrica dove sarebbe avvenuta l'aggressione, non avrebbero lasciato alcun spazio all'immaginazione. I due sarebbero stati "immortalati" mentre erano venuti alle mani. Dall'esame autoptico sarebbe emersa poi un'emorragia interna dovuta allo spappolamento della milza.  Da qui l'ipotesi che alcuni colpi ricevuti nella zona toracica potrebbero aver causato tale lesione. Al momento il 28enne ceccanese risulterebbe iscritto sul registro degli indagati per il reato di omicidio preterintenzionale. I familiari della vittima si sono rivolti all'avvocato Marco Maietta per essere rappresentati nelle opportune sedi. 

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