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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Piedimonte San Germano

Piedimonte, morte Antonello Gerilli: l'indagato chiede il rito abbreviato

Il processo a carico dell'uomo precipitato dal cavalcavia approda davanti al Gup del tribunale di Cassino. Unico imputato il direttore del Consorzio Asi di Frosinone


Ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato Claudio Ferracci, 55 anni, direttore del Consorzio Asi Frosinone, nell’udienza preliminare tenutasi martedì 26 ottobre, avanti il Gip del Tribunale di Cassino, Domenico Di Croce, del processo che lo vede rinviato a giudizio e unico imputato per la tragica morte di Antonello Gerili: il dibattimento è stato quindi rinviato al 22 marzo 2022 per la discussione. 

"Giusto due anni fa, il 27 ottobre 2019, Gerilli, che aveva solo 58 anni,abitava a Villa Santa Lucia e ha lasciato moglie e due figli, percorreva il cavalca-ferrovia di Piedimonte che sovrappassa la linea Roma-Napoli quando ha perso il controllo della sua Fiat Grande Punto finendo contro il guardrail, sfondandolo e precipitando da oltre dieci metri: un volo che non gli ha lasciato scampo. Era parso evidente da subito però che i dispositivi di trattenuta erano lacunosi, in primis ai suoi congiunti, che per fare piena luce sui fatti e le responsabilità, tramite il responsabile della sede di Roma, Angelo Novelli, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A. - si legge in nota stampa inviata dallo Studio 3A -. Ispezionando il tratto transennato dai carabinieri di Piedimonte, è emerso che le barriere erano fissate con un perno ai sostegni piantati a terra sul cemento, ma i fascioni non erano collegati tra loro con i bulloni di fissaggio, mancanti quasi del tutto, specie sul lato dove l’auto è caduta. Criticità notate anche da carabinieri e polizia locale, se è vero che il sindaco, Giacchino Ferdinandi, il 29 ottobre, troppo tardi per Gerilli, con un’ordinanza ha imposto il divieto di transito a veicoli e pedoni sul ponte ferroviario e la messa in sicurezza “a Rfi, esecutore dell’opera”, e “Asi Frosinone" quale Ente proprietario dell’area”.
 
L’imputato ha chiesto il rito abbreviato tramite suoi legali, che hanno riproposto la linea difensiva contenuta nella documentazione già prodotta: per Ferracci sarebbe il Comune ad aver avuto in carico il cavalcavia e a essere quindi responsabile dell’incidente, ribadendo la sua totale estraneità.

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