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Cronaca Piglio

‘Regalo’ di compleanno per Fabrizio Pignalberi: arresti domiciliari finiti dopo 17 giorni

Il presidente ciociaro di Più Italia è stato rimesso in libertà in attesa del processo per calunnia. Continua a respingere ogni accusa e menziona un altro atto intimidatorio: l’incendio della sua auto

Oggi, sabato 31 luglio 2021, sono terminati gli arresti domiciliari di Fabrizio Pignalberi. Il presidente ciociaro del movimento politico Più Italia, noto per i servizi delle Ienefinito in manette in attesa dell’ormai noto processo per calunnia, è stato rimesso in libertà proprio nel giorno del suo compleanno. La notifica è arrivata dai carabinieri di Piglio, la sua cittadina di origine e residenza.

“Sono felice, era una notizia che aspettavo”, dichiara lo stesso Pignalberi, che era stato sottoposto dallo scorso 14 luglio alla misura detentiva chiesta dal Pm Barbara Trotta e predisposta dal Gip Ida Logoluso.

Il diretto interessato continua a respingere ogni accusa e menziona un altro atto intimidatorio (l’incendio della sua auto). In attesa che la giustizia faccia il suo corso, infine, racconta: “Ci sono stati momenti difficili in questi giorni per me e la mia famiglia ma confido nella mia piena assoluzione. Per il grave danno subito come persona e come leader politico non intendo rinunciare ad un eventuale risarcimento”.

Il comunicato di Più Italia

“Diverse persone lo avevano chiamato in causa anche attraverso due servizi di Giulio Golia e Francesca Di Stefano mandati in onda da le “Iene” nel giugno scorso. L’accusa di calunnia a carico di Fabrizio Pignalberi era stata contestata al Presidente di Più Italia in seguito ad una denuncia-querela del 20 maggio 2020 e in seguito all’episodio occorso nel maggio 2021. In questo caso era stato contestato a Pignalberi di avere falsamente denunciato un inseguimento da parte di da una Mercedes con a bordo quattro persone”.

“Le accuse a carico di Pignalberi non hanno però trovato riscontro nella dichiarazione dei Carabinieri della Stazione di Frosinone. Dopo avere estrapolato le immagini riprese dall’impianto di sorveglianza della Caserma, I militari rilevano circostanze e posizionamenti differenti dell’automobile di Pignalberi e di quella degli accusatori”.

“Circostanze differenti rispetto a quelle rilevate dalla perizia della Procura. Perizia quest’ultima che era stata immediatamente respinta da Pignalberi. Forse tutto l’astio nei suoi confronti nasce da qui? Anche le perizie di parte fatte dai due periti del Presidente di Più Italia presentano una dinamica dei fatti diversa da quella che gli viene contestata”.

“L’avvocato Mariano Giuliano, difensore di Fabrizio Pignalberi, immediatamente dopo la notifica della misura cautelare, aveva fatto sapere che il suo assistito, aveva respinto ogni accusa e che durante l'interrogatorio di garanzia aveva consegnato il suo cellulare agli inquirenti per le opportune verifiche”.

“Adesso tutto è nelle mani della Procura, tuttavia sembrano non cessare nei suoi confronti gli atti persecutori. Durante I diciassette giorni dei domiciliari si è verificato inoltre un inquietante episodio intimidatorio nei confronti del Presidente di Più Italia. Ignoti hanno dato fuoco alla sua automobile parcheggiata nei pressi della sua abitazione. Anche su questo fatto il Comando dei Carabinieri di Piglio, dopo avere acquisito le immagini della videosorveglianza dell’abitazione di Pignalberi, sta indagando”.

“Nella diretta facebook mandata in onda subito dopo la rimessa in libertà, Il Presidente Fabrizio Pignalberi annuncia il prossimo Congresso Nazionale del Partito Più Italia che si terrà in autunno e ringrazia I suoi Dirigenti che hanno continuato a credere fortemente in lui “perché dopo ogni tempesta torna sempre il sereno”.

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