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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Piglio

Piglio, per il vino un’annata da ricordare

Un’annata che gli intenditori ed esperti di enologia  collocheranno le bottiglie di vino di questa annata tra i “pezzi di pregio” della loro enoteca.

Un’annata che gli intenditori ed esperti di enologia collocheranno le bottiglie di vino di questa annata tra i “pezzi di pregio” della loro enoteca.

L’andamento stagionale asciutto e le continue giornate di sole”, a detta degli esperti, hanno favorito la maturazione delle uve. Essendo stati trascurabili gli attacchi di oìdio e di peronospera, il prodotto risulterà perfettamente sano e con elevata gradazione zuccherina. I riti dell’Autunno cioè i riti “Bacchici” moderni prenderanno il via con le uve bianche, le prime che maturano, dalle quali nascerà la “Passerina del Frusinate” per poi proseguire con le uve nere da dove viene fuori il delizioso e quanto robusto “Cesanese del Piglio DOC”.

Che il vino è vita ormai lo sanno tutti. Una clamorosa statistica ha dimostrato che a minor consumo di vino corrisponde una maggiore quantità di infarti.

“Gli astemi moriranno d’infarto in numero due volte maggiore dei moderati bevitori” dice Leroy Creasy, professore di Fitologia presso la Cornell University di New York.

Infatti un buon bicchiere di vino abbassa il tasso di colesterolo nel sangue e mette al riparo dai disturbi cardiaci.

Infatti negli Stati Uniti dove si è avuto un aumento del consumo del vino pari al 52% si è avuta una discesa delle mortalità per infarto del 22 per cento.

Per cui mai come questa volta sembra opportuno rifarsi alla saggezza degli antichi citando un detto famoso “prosit”..!

Giorgio Alessandro Pacetti

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