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Prevenzione tumore al seno. I comuni promuovano campagne di informazione e sensibilizzazione

La Regione Lazio provveda attivazione Registro Tumori, chiede Ciacciarelli (FI)

Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno, una patologia che colpisce un numero sempre crescente di donne.( 50.000 donne  l’anno, in Italia, ne soffrono,  confermandosi il big killer più letale e più frequente del genere femminile. A Napoli sarebbe stato inventato un vaccino  da iniettarsi, in fase di sperimentazione,  che si dovrebbe fare all’inizio della conoscenza della malattia. Questo  è emerso in occasione della 3°  edizione del Premio Camomilla Women for Women against violence svolto di recente a Roma)  

Sfida culturale non medica

Ritengo che la battaglia contro il cancro non possa essere limitata alla sfera medica, ma sia anche e soprattutto culturale. – scrive il presidente di Forza Italia della Provincia di Frosinone Pasquale Ciacciarelli -  È  fondamentale,  a tal proposito, promuovere una vera e propria educazione in campo oncologico, mediante un processo di sensibilizzazione che investa, accanto alle fasce di età più a rischio, anche le giovani donne sotto i 25 anni, affinché si acquisisca una maggiore consapevolezza del proprio corpo e dei rischi ai quali lo stesso è  esposto, rischi che, attraverso un periodico ed accurato monitoraggio, possono ridursi notevolmente, in quanto è attestato che la diagnosi precoce riduca  il rischio di mortalità”. 

Ai comuni la prima mossa

È fondamentale che i comuni della Provincia  promuovano campagne di informazione e sensibilizzazione, che spingano le donne, al di là dell'età anagrafica, ad effettuare lo screening. 

Fattori ambientali

Pertanto, si deve iniziare a parlare di lotta alla disinformazione, al fatalismo. Accanto alla familiarità, è provato che i fattori ambientali incidono profondamente nell'insorgere e nello sviluppo della patologia. 

Istituzione del registro dei tumori

Esorto, quindi, la Regione Lazio – aggiunge Ciacciarelli- a provvedere  all' attivazione del Registro Tumori. Ritengo che la Regione abbia dato prova, ancora una volta, della paralisi che investe l'Ente e che impedisce di stanziare soli 100.000 Euro necessari all'attivazione.  Ritengo che il Registro sia uno strumento fondamentale per dare inizio ad uno studio intensivo sull' incidenza di specifiche patologie tumorali in determinate aree del territorio, in modo da poter risalire anche ai fattori ambientali che potrebbero aver contribuito all'insorgere ed al decorso della patologia, e quindi incentivare ulteriormente  lo screening nei soggetti residenti in aree ove l'incidenza è più alta
 

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