Sentenza Mollicone, il Procuratore 'libera' il pm Siravo da tutti i fascicoli: si lavora sodo per l'Appello
Il dottor d'Emmanuele per i prossimi mesi si farà carico delle indagini assegnate alla collega che potrà dedicarsi solo ed esclusivamente al caso di Serena. Le indagini non saranno riaperte: "Tutto quello che si poteva fare è stato fatto".
Il Procurato Capo di Cassino non intende retrocedere di un solo passo sulla vicenda che riguarda l'omicidio di Serena Mollicone. Per questo motivo il dottor Luciano d'Emmanuele - per sollevare da ogni impegno la collega Maria Beatrice Siravo, che potrà così dedicarsi pienamente alla preparazione del ricorso avverso alla sentenza di assoluzione che dovrà essere presentato in Corte d'Appello entro 45 giorni - si farà carico di tutte le indagini affidate alla pm nel corso di questi mesi. Il sostituto procuratore Siravo ha portato avanti per quasi sette anni le nuove indagini sulla morte della studentessa di Arce avvenuta nel 2001.
Un gesto di grande collaborazione che conferma, ancora una volta, quanto sia importante il lavoro di squadra. Soprattutto se i cittadini chiedono risposte davanti a fatti di estrema gravità come quello di una giovane donna. L'omicidio di Serena Mollicone al momento resta senza un colpevole: i cinque sospettati, finiti sotto processo, sono stati assolti dalla Corte d'Assise del tribunale di Cassino.
Le motivazioni del verdetto di sentenza, emesso il 15 luglio scorso e che ha visto scagionati l'ex comandante della caserma dei Carabinieri di Arce, Franco Mottola, la moglie Anna Maria, il figlio Marco (tutti accusati di omicidio volontario e occultamento del cadavere di Serena Mollicone) e i due carabinieri Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano, scagionano tutti dalle pesanti accuse. Una sentenza che però, secondo la Procura, e giusta per questo si è deciso di presentare ricorso in appello senza riaprire le indagini. "Tutto quello che era possibile fare, è stato fatto" ha chiosato il procuratore d'Emmanuele.
