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La vicenda / Cassino

Processo Mollicone, il giorno dei Mottola in aula: si inizia con Marco, il figlio dell'ex maresciallo

C'è grande attesa per l'udienza che vedrà parlare, per la prima volta in venti anni, coloro che sono accusati di aver ucciso la studentessa di Arce nel giugno del 2001

Un'attesa che dura da quasi ventuno anni quella della famiglia di Serena Mollicone. O meglio per coloro che oggi rappresentano la studentessa assassinata il 1° giugno del 2001, come emerso dalle indagini quasi certamente nella caserma dei carabinieri di Arce. Ad ascoltare quanto avranno da dire i tre componenti della famiglia Mottola (madre, padre e figlio accusati di omicidio volontario ed occultamento di cadavere) non ci sarà purtroppo Guglielmo Mollicone, deceduto due anni fa ma la figlia Consuelo, sorella maggiore di Serena. E poi ancora lo zio Antonio, la zia Armida, lo zio Mario, Gaia, Luana e soprattutto Carmine Belli, il carrozziere di Rocca d'Arce, arrestato da innocente nel 2003

La trentacinquesima udienza in Corte d'Assise a Cassino è considerata la più importante del dibattimento che oramai da un anno e mezzo si sta celebrando nel palazzo di Giustizia di piazza Labriola. Importante perchè, con un colpo di scena inaspettato, i tre maggiori imputati del processo hanno deciso di sottoporsi all'esame della Corte e del Pubblico Ministero. Unica condizione posta dai legali difensori dei tre Mottola è stata quella di essere esaminati per prima dalla difesa e poi dalla pubblica accusa. Un veto che la Corte ed i Pubblici Ministeri Siravo e Fusco hanno deciso di accettare.

Il dibattimento che avrà inizio alle ore 10 di venerdì 6 maggio vedrà dapprima la conclusione del contro esame di un altro imputato, l'ex comandante della stazione dei Carabinieri di Arce, Vincenzo Quatrale che deve rispondere oltre che di 'concorso mortale esterno in omicidio' anche di 'istigazione al suicidio' nei confronti del brigadiere Santino Tuzi, il sottufficiale morto nel 2008 e che si è tolto la vita qualche giorno dopoi aver riferito agli inquirenti della procura di Cassino di aver visto Serena Mollicone entrare nella caserma dei carabinieri di Arce la mattina del 1° giugno di ventuno anni fa.

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