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VIDEO | Processo Mollicone, il medico legale Cattaneo: morta soffocata dopo una colluttazione

L'antropologa forense che per conto della Procura ha riesumato il cadavere di Serena, davanti alla Corte sta ricostruendo la dinamica dell'omicidio e la probabile arma del delitto: la porta dell'alloggio situato nella caserma dei carabinieri di Arce

E' morta per asfissia Serena Mollicone ma prima ha avuto una colluttazione. A spiegarlo in aula, dinanzi alla corte d'assise del tribunale di Cassino, è l'antropologa forense Cristina Cattaneo che per un anno e mezzo ha analizzato il corpo della 18enne di Arce dopo la riesumazione avvenuta nel 2016.

Il medico legale ha parlato di "ecchimosi e contusioni avvenute quando c'era attività vitale, strattonamenti, pugni che hanno lasciato segni evidenti. Il trauma cranico alla fronte sinistra, che ha dato vita ad una violenta emorragia, è stato provocato da un urto contro una superfice piana e più grande del cranio. La morte è sopraggiunta per asfissia".

Il medico legale sta ricostruendo unitamente al collega Remo Sala, ingegnere del politecnico di Milano, come e dove la giovane potrebbe essere stata aggredita. L'udienza, ritenuta di fondamentale importanza, proseguirà fino a pomeriggio inoltrato. In aula, accanto agli avvocati Sandro Salera, Antonio Iafrate, Dario De Santis e Federica Nardoni difensori di Antonio, Consuelo e Armida Mollicone, familiari di Serena, anche il generale Luciano Garofano, ex comandante del Ris e la psicologa e criminologa forense, Roberta Bruzzone.

Processo Mollicone, in aula la Cattaneo e Garofalo

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