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La decisione / Arce

Omicidio Serena Mollicone, assolti tutti gli imputati

La sentenza per il caso della giovane ragazza morta ad Arce nel 2001 è arrivata alle 19:30

La Corte d'Assise del tribunale di Cassino si è ritirata in camera di consiglio per decidere le sorti dei cinque imputati nel processo per l'omicidio di Serena Mollicne, diciottenne di Arce assassinata nel 2001. L'udienza è iniziata con le contro repliche gli avvocati difensori dei tre componenti della famiglia Mottola, finiti sotto processo con l'accusa di omicidio volontario nei confronti di Serena Mollicone. Il presidente della Corte dopo aver rigettato la richiesta avanzata dai pm ad ascoltare un testimone, ha dato la parola agli avvocati Francesco Germani e Mauro Marsella che a conclusione hanno chiesto l'assoluzione degli imputati. La sentenza dovrebbe essere pronunciata nel tardo pomeriggio di oggi.

Aggiornamento delle 19:30

La corte ha appena pronunciato la sentenza: assolti tutti gli imputati per insufficienza di prove.

Aggiornamento delle 15:55

Intervenuta anche la mamma di Marco Vannini, il ragazzo di soli 20 anni lasciato morire nel maggio del 2015 in una villetta di Ladispoli dalla famiglia della fidanzata, Martina Ciontoli:

"Il messaggio che mando alla famiglia di Serena è quello di confidare sempre nella giustizia - le parole di Marina Vannini -  Io e mio marito siamo l'esempio che il bene prevale sempre sul male. Serena aveva 6 anni quando ha perso la mamma e il padre è morto prima di questo processo. Io, come mamma di Marco, sono venuta a sostegno di questa famiglia e spero in una sentenza esemplare. Mi auguro che sia una sentenza giusta e che si avvicini alla verità".

Aggiornamento delle 11.19

Colpo di scena al processo per l'omicidio di Serena Mollicone. L'accusa ha invitato a comparire un testimone chiave, che dopo 21 anni ha deciso di fare rivelazioni importanti. Si tratta del barbiere del paese di Arce che due giorni prima dei funerali di Serena Mollicone avrebbe tagliato i capelli di Marco Mottola. Un fatto questo che andrebbe una volta per tutte a fugare ogni dubbio su una questione che per la difesa dei Mottola è fondamentale: il colore dei capelli di Marco Mottola che viene descritto dai testimoni come biondo e con i capelli mesciati. Il presidente della Corte ha rigettato la richiesta di ascoltare il testimone. 

Aggiornamento 10.27

Processo Mollicone-4

La vicenda

E' il giorno della sentenza: nella giornata di oggi, venerdì 15 luglio, la Corte d'Assise del tribunale di Cassino emetterà il verdetto: innocenti o colpevoli per l'omicidio di Serena Mollicone? A finire sotto processo sono stati l'ex comandante della caserma dei carabinieri di Arce (Frosinone), il maresciallo Franco Mottola, la moglie Anna Maria ed il figlio della coppia, Marco. Tutti e tre devono rispondere del reato di omicidio volontario ed occultamento di cadavere. Per la Procura di Cassino, che insieme ai carabinieri del comando provinciale di Frosinone ha riparto le indagini, i tre componenti della famiglia Mottola quel maledetto 1° giugno del 2001 avrebbe lasciato morire soffocata la diciottenne di Arce dopo che era stata aggredita e fatta sbattere con la testa, contro la porta di uno deglli alloggi di servizio presenti nella struttura militare.

Sotto processo anche l'ex vice comandante, il luogotenente Vincenzo Quatrale, accusato di concorso in omicidio ed istigazione al suicidio nei confronti del brigadiere Santino Tuzi e l'appuntato Francesco Suprano accusato invece del reato di favoreggiamento. I cinque si sono sempre professati innocenti. Nella giornata di ieri il pool difensivo della famiglia Mottola, capeggiato dal criminologo Carmelo Lavorino, ha diramato la seguente nota stampa: "Siamo arrivati alla sentenza che verrà emessa domani venerdì 15 luglio. Noi del Pool difensivo dei Mottola abbiamo dato il massimo affinché trionfassero Verità e Giustizia e per fare al meglio e con la massima onestà e professionalità il nostro lavoro. Ringrazio per la loro altissima professionalità, per il senso del dovere, per lo spirito di sacrifico, per la collaborazione e per il mastodontico lavoro svolto (1) i quattro avvocati difensori dei Mottola, esattamente Francesco Maria Germani, Piergiorgio Di Giuseppe, Mauro Marsella ed Enrico Meta; (2) i consulenti tecnici che mi hanno affiancato nella c.d. "Relazione tecnica di consulenza criminalistica criminologica forense investigativa sistemica" o "Superconsulenza", il dr. Enrico Delli Compagni psicologo forense, l'ing. Cosmo Pyo Di Mille, l'esperto informatico Gaetano Bonaventura, le dr.sse Alessandra Carnevale e Giusy Marotta; (3) il medico legale prof. Giorgio Bolino, il dott. Massimo Amadei, l'avv. Silvana Cristoforo, la dr.ssa Raquel Scappaticci, il geometra Fulvio Marsella. Il Pool intero ha confutato l'impianto accusatorio con scienza, coscienza, diligenza e conoscenza dei fatti dimostrando, aldilà di ogni ragionevole dubbio, la totale estraneità del m.llo Franco Mottola, di Annamaria Mottola e di Marco Mottola all'omicidio di Serena Mollicone, del quale si deve individuare e punire il/i vero/i responsabile/i, non la vittima di turno. Che Dio guidi la mente e l'operato dei Giudici guidandoli verso la Verità".

I pubblici ministeri Maria Beatrice Siravo e Maria Carmen Fusco al termine di una lunga e circoscritta requisitoria hanno chiesto la condanna a 30 anni di reclusione per l'ex maresciallo Franco Mottola, 24 anni per il figlio Marco e 21 anni per Anna Maria Mottola, 15 anni per Vincenzo Quatrale e 4 per l'appuntato Francesco Suprano. 

In aula, alla lettura del dispositivo di sentenza, saranno presenti anche Valerio e Marina Vannini, genitori di Marco Vannini, il ragazzo di soli 20 anni lasciato morire nel maggio del 2015 in una villetta di Ladispoli dalla famiglia della fidanzata, Martina Ciontoli. Per il suo omicidio sono finiti tutti in carcere dopo anni di battaglie processuali da parte dei genitori della vittima che, come evidenziato dai pm di Cassino, è stata lasciata morire nello stesso modo di Serena Mollicone, 

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