Processo Mollicone, la testimonianza chiave dell'appuntato Ernesto Venticinque (video)
Il sottufficiale, come le sue rivelazioni, ha consentito al maresciallo Gaetano Evangelista ed al colonnello Fabio Imbratta di riaprire le indagini. Il depistaggio a danno di Carmine Belli
Il processo per l'omicidio di Serena Mollicone oggi vede deporre dinanzi alla Corte d'Assise, un testimone chiave dell'accusa: l'appuntato dei Carabinieri Ernesto Venticinque, il sottufficiale che con le prime dichiarazioni rilasciate al maresciallo Gaetano Evangelista ed al colonnello Fabio Imbratta, nel 2016 ha consentito al riapertura delle indagini sulla morte della studentessa, assassinate nel 2001, come emerso dagli accertamenti della Procura, nella caserma dei Carabinieri di Arce (Frosinone).
Venticinque con le sue dichiarazioni ha anche consentito di far emergere il probabile depistaggio messo in atto a danno di Carmine Belli, il carrozziere di Rocca d'Arce arrestato nel 2003 con l'accusa di aver ucciso Serena e poi scagionato in tutti e tre i gradi di giudizio. Belli non è mai stato risarcito per l'ingiusta detenzione perchè secondo i giudici con le sue dichiarazioni avrebbe indotto in errore gli investigatori.
L'avvocato dell'uomo, Nicodemo Gentile, ha intrapreso una battaglia legale sostenendo che non 'fu Belli ad indurre in errore gli inquirenti ma lo stesso è stato preso di mira e indotto in errore a causa dei tanti depistaggi".