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Cronaca Alatri

Processo Morganti, parenti in rivolta dopo la sentenza, avvocati difensori inseguiti

Parapiglia all'uscita del tribunale a causa del verdetto pronunciato dal giudice della Corte di Assise che ha condannato tre degli imputati a 16 anni di carcere. Assolto un quarto.

Processo Morganti, attimi di pensione ieri pomeriggio subito dopo la sentenza pronunciata dal giudice della Corte di Assise Giuseppe Farinella. I familiari di Emanuele Morganti che hanno reputato la sentenza di condanna nei confronti dei quattro imputati, piuttosto mite (Mario Castagnacci, Michel Fortuna e Paolo Palmisani sono stati condannati a sedici anni di reclusione mentre Franco Castagnacci rappresentato dall'avvocato Marilena Colagiacomo è stato assolto) hanno inseguito gli avvocati difensori fuori dal palazzo di giustizia. Per evitare lo scontro fisico sono dovuti intervenire gli agenti della Digos ed i carabinieri del comando provinciale che si trovavano  all'interno del tribunale. L'avvocato Ilaria Angelini che collabora nello studio Alviani è stata raggiunta dallo sputo di uno dei facinorosi.

La dignità di mamma Lucia

A sedare gli animi dei familiari e dei tanti parenti inviperiti è stata proprio mamma Lucia che pur essendo amareggiata  ha reagito con grande dignità. Una pena del genere, ha dichiarato la donna in una intervista, non può valere la vita di un ragazzo di venti anni. La donna pur avendo grande rispetto per i magistrati che hanno portato avanti le indagini non è soddisfatta e chiede giustizia per il figlio affinchè il caso di Emanuele non finisca nel dimenticatoio.  

il risarcimento danni

Per la cronaca va detto che Il giudice ha condannato gli imputati ad un risarcimento danni pari a 300  mila euro. Gli avvocati difensori Bruno Giosuè Naso, Cristhian Alviani, Angelo Bucci e Massimo Carbone dovranno affilare le armi e puntare alla riduzione di pena in Appello. La condanna a sedici anni di reclusione ha riferito l'avvocato Naso non è da considerare lieve in quanto gli imputati sono stati giudicati per il reato di omicidio preteritenzionale e non volontario. Tra novanta giorni verranno depositate le motivazioni della sentenza.

 

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