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Cronaca Cassino

Cassino, la disperazione dei residenti via Cerro: "tra rifiuti e fetore si muore ogni giorno di più"

Una protesta pacifica quella portava avanti sabato per sensibilizzare le Istituzioni

Una zona immersa nel verde dove i residenti vivono un incubo quotidiano: il fetore ammorbante proveniente dagli scarichi della zona industriale. Non solo. Rifiuti anche pericolosi abbandonati ovunque e il Rio Pioppeto, un tempo uno dei corsi d'acqua dei più suggestivi della zona, trasformato in una cloaca dove ogni giorno muoiono centinaia di pesci. Questa è la situazione oramai insostenibile che da anni vivono i cittadini di via Cerro Antico, via Cerro Tartari e via Solfegna Cantoni, alla periferia di Cassino.

Il quadrilatero della vergogna

Nell'area che parte dal casello autostradale fino ai confini con i comuni di Villa Santa Lucia e Piedimonte San Germano ci sono persone, donne, anziani e bambini che portano avanti una vera e propria battaglia quotidiana contro l'inciviltà dell'uomo. "Prima con questo scempio chiamato ex Marini - ci spiegano i residenti della zona -, poi è arrivato il depuratore Cosilam, una vera e propria disgrazia per il nostro respiro, poi sono arrivate le discariche abusive e quelle realizzate all'interno dei piazzali delle industrie. E nessuno muove un dito. E nessuno si rende conto che qui viviamo e qui si muore di tumore".

La marcia di sensibilizzazione

Sabato erano in duecento a partecipare alla manifestazione pacifica organizzata dai vari residenti e dai comitati a tutela della zona. Polizia, carabinieri a 'vigilare' ma nessun amministratore a dialogare con qui pagata le tasse e cerca di salvare i sacrifici di una vita. Eppure su tutta questa assenza di controllo ambientale è stata aperta un'indagine.

Protesta via Cerro - Cassino

 

Le indagini dei Carabinieri e il silenzio della Procura

I Carabinieri del Gruppo Forestale hanno consegnato in Procura una dettagliata informativa della quale ancora non si conoscono gli esiti. Resta da capire chi è il magistrato che sta seguendo la vicenda e del perchè la Giustizia in questo caso è tanto lenta. "Se sarà il caso andremo tutti insieme a protestare davanti al Tribunale - spiegano i residenti - perchè qui non possiamo continuare a vivere di puzza ed a morire, ogni giorno".

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