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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Regione, Consiglio Lazio approva norme su legalità e trasparenza

Divieto di contributi e altri sussidi ad associazioni, fondazioni, cooperative e società che finanziano liste elettorali o candidati alle cariche elettive regionali.

Divieto di contributi e altri sussidi ad associazioni, fondazioni, cooperative e società che finanziano liste elettorali o candidati alle cariche elettive regionali.

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori, ha approvato all’unanimità la proposta di legge di iniziativa della Giunta n. 243 del 14 aprile 2015 concernente: "Disposizioni a tutela della legalità e della trasparenza nella Regione Lazio”.

La proposta di legge iniziale – approvata all’unanimità in I Commissione – aveva lo scopo di inserire un rappresentante del Centro operativo di Roma della Direzione Investigativa Antimafia (Dia) nell’Osservatorio tecnico-scientifico per la sicurezza e la legalità.

La presentazione di circa 60 emendamenti da parte dell’opposizione ha determinato un allargamento del dibattito anche su altri aspetti legati alla sicurezza e alla legalità. Ne è conseguito che anche la Giunta regionale e i gruppi di maggioranza hanno presentato a loro volta una serie di emendamenti e subemendamenti, che hanno introdotto anche il tema della trasparenza. Per questo motivo, negli ultimi giorni, è stato svolto un lavoro di sintesi tra le varie posizioni e di rifinitura del testo, attraverso varie riunioni tra i consiglieri, con la mediazione del presidente Leodori e del presidente della I commissione, Baldassare Favara, che hanno condotto al doppio risultato di convergere su molti dei temi trattati e di velocizzare i lavori d’Aula, ai quali oggi ha partecipato anche il presidente della Regione, Nicola Zingaretti.

Il testo finale approvato dal Consiglio, quindi, oltre all’inserimento nell’Osservatorio permanente di un rappresentante della Dia, contiene anche altre novità. Di seguito quelle più rilevanti:

- sulla base di una proposta iniziale dei consiglieri Francesco Storace (La Destra), Giancarlo Righini (FdI) e Pietro Sbardella (Misto), poi emendata dai gruppi di maggioranza, è stato introdotto il divieto da parte della Regione di concedere sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari ad associazioni, società, ivi incluse quelle cooperative e fondazioni che “contribuiscano con erogazioni in denaro superiori a 5mila euro, con beni o altre utilità di pari importo a favore di liste elettorali e di candidati alle cariche elettive regionali”. Nell’emendamento iniziale, proposto dai consiglieri di centrodestra, la norma riguardava solo le società cooperative. Con un ulteriore subemendamento presentato da Storace e Righini, il Consiglio ha esteso il divieto anche agli enti dipendenti, a quelli del servizio sanitario regionale e agli organismi comunque denominati controllati dalla Regione, ivi inclusi quelli partecipati. Tutte queste norme saranno dettagliate con una successiva deliberazione dello stesso Consiglio regionale, su proposta della Giunta;

- su proposta della maggioranza – illustrata all’Aula durante la discussione generale dalla consigliera del Pd Teresa Petrangolini – viene istituita, presso i siti istituzionali del Consiglio e della Giunta regionale, l’Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, suddivisa in due sezioni: una dedicata ai consiglieri regionali e una alla Giunta. In esse saranno inserite informazioni su incarichi ricoperti e su eventuali contributi ricevuti da consiglieri e membri della Giunta, nonché dati relativi all’attività svolta (ad esempio l’elenco delle proposte di legge presentate, le presenze e i voti espressi). Con la stessa proposta, il Consiglio ha votato un comma con cui si impegna ad approvare entro la fine dell’anno una legge che istituisca l’Elenco regionale dei “lobbisti”, nel quale siano iscritti i portatori di interesse individuati dalla stessa legge;

- su richiesta del Movimento 5 stelle, viene istituita una commissione speciale sulle infiltrazioni mafiose e sulla criminalità organizzata nel territorio regionale, per effettuare studi, indagini conoscitive e approfondimenti sul tema;

- oltre all’aggiunta permanente nell’Osservatorio sulla legalità di un rappresentante della Dia, potrà anche essere invitato alle sue riunioni un rappresentante della Direzione distrettuale antimafia (Dda). Questa novità è frutto di una riformulazione dell’assessore Concettina Ciminiello di un emendamento del Movimento 5 stelle, che chiedeva invece la presenza permanente anche della Dda nell’Osservatorio;

- con un emendamento proposto da Storace, Righini e Sbardella – ma riformulato in Aula su sollecitazione dei presidenti Zingaretti e Leodori – è stata prevista la decadenza del presidente dell’Osservatorio in caso di mancata presentazione alla Commissione consiliare competente della relazione annuale prevista per legge;

- un emendamento del consigliere Luca Malcotti (Misto), infine, obbliga l’Osservatorio a pubblicare annualmente il rendiconto del proprio bilancio nella sezione dedicata del sito istituzionale della Regione.

Nel corso dell’esame della proposta di legge, altri emendamenti sono stati trasformati in ordini del giorno. Il Consiglio, pertanto, prima del voto finale sulla legge, ha approvato complessivamente 7 ordini del giorno, sottoscritti da numerosi consiglieri:

- uno presentato da Francesco Storace e Giancarlo Righini che impegna la Giunta regionale ad approvare una proposta di legge da presentare al Parlamento, finalizzata a introdurre a livello nazionale le medesime condizioni riguardanti gli affidamenti di lavori, servizi e forniture;

- uno, primo firmatario Giuseppe Simeone (Pdl-FI), sullo spostamento del Commissariato di Polizia di Fondi all’interno del Mof Spa;

- uno, primo firmatario Giancarlo Righini, per agevolare l’inserimento nell’Osservatorio di un rappresentante dell’Unità di informazione finanziaria (Uif);

- uno, primo firmatario Francesco Storace, con cui s’impegna la Giunta a consultare preventivamente la Conferenza dei capigruppo prima di proporre al Consiglio la Deliberazione che darà attuazione alle norme sul divieto da parte della Regione e dei suoi enti di concedere sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari ad associazioni, società, cooperative e fondazioni che finanziano liste elettorali e candidati alle cariche elettive regionali;

- uno, prima firmataria Valentina Corrado (M5s), per verificare la possibilità di garantire la partecipazione organica all’Osservatorio a un rappresentante della Dda;

- uno, primi firmatari Righini e Daniele Fichera (Psi per Zingaretti), che impegna la Giunta a presentare una delibera di indirizzo per individuare una efficace e trasparente forma di organizzazione nella gestione degli appalti e delle forniture;

- uno, prima firmataria Valentina Corrado, per la messa in sicurezza del Centro agroalimentare (Car) di Guidonia.

PETRASSI: APPROVATA MODIFICA LEGGE REGIONALE SULLA SICUREZZA, ISTITUITA COMMISSIONE CRIMINALITÀ

“Esprimo soddisfazione per l’approvazione della proposta di legge sulla “Sicurezza” avvenuta nell’odierna seduta del Consiglio, lo afferma il consigliere regionale Piero PETRASSI”. Dopo la relazione illustrativa dell'assessore CIMINIELLO, alla presenza del Presidente ZINGARETTI, il Consiglio regionale del Lazio ha previsto nell'Osservatorio tecnico scientifico per la sicurezza e la legalità un rappresentante della Direzione Investigativa Antimafia.

“Inoltre – aggiunge PETRASSI - è stata istituita una Commissione consiliare speciale sulle infiltrazioni mafiose e sulla criminalità organizzata nel territorio regionale”. “La Commissione – ha spiegato PETRASSI – tra i compiti avrà quelli di analizzare il livello di presenza della criminalità organizzata nel territorio regionale, monitorare le possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nell’attività dell'amministrazione regionale e degli enti partecipati o sottoposti al suo controllo, studiare ed approfondire la normativa vigente, formulando proposte di carattere legislativo, promuovere la cultura della legalità nel territorio regionale e monitorare le attività delle associazioni che effettuano sul territorio azioni di prevenzione dei fenomeni legati alla criminalità organizzata e che promuovono la cultura della legalità”.

Il testo di legge, proposto dalla Giunta, è stato migliorato con alcuni emendamenti e con una profonda discussione con la minoranza, che hanno previsto il divieto di sussidi di natura discrezionale a persone giuridiche che contribuiscano con erogazioni in denaro superiori a 5 mila euro, con beni o altre utilità a favore di liste elettorali e di candidati alle cariche elettive regionali; l’obbligo di pubblicazione dei dati relativi a presenze e numero di atti proposti dai consiglieri regionali, l’istituzione con legge regionale di un elenco dei portatori di interessi.

“È una risposta immediata e forte all’acuirsi delle problematiche inerenti il tema della legalità dopo i noti eventi di cronaca giudiziaria nelle Istituzioni locali della nostra Regione” – conclude PETRASSI - “sono sicuro che con un rappresentante della DIA all’interno dell’Osservatorio e uno strumento di conoscenza e stimolo come la Commissione speciale, la Regione contribuirà con le altre Autorità a contrastare i fenomeni di corruzione, illegalità e mala gestione negli apparati della Pubblica Amministrazione e sul territorio”.

BIANCHI (PD): NORME LEGALITà: MESSAGGIO ALLE MAFIE. QUESTA REGIONE NON E' FERTILE PER VOSTRI AFFARI

-Le mafie avranno vita difficile nel Lazio. Con il provvedimento votato oggi rendiamo ancora più chiaro a criminali e corrotti che questa regione non è fertile per i loro affari. - Lo dichiara Daniela Bianchi, Consigliera Regionale del Pd e vice-Presidente dalla Commissione Cultura -

-La DIA entrerà a pieno tutolo nell’Osservatorio per la sicurezza e la legalità a cui sarà inviata a partecipare anche la Direzione Distrettuale Antimafia. Verrà istituita una speciale Commissione consiliare sulle infiltrazioni mafiose e sulla criminalità organizzata nel territorio regionale. Tra i suoi compiti quello di monitorare le attività amministrative della Regione e avanzare proposte di legge per favorire la cultura della legalità.

Nasce l’anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati del Consiglio regionale e della Giunta. Ogni cittadino in assoluta trasparenza potrà ad esempio sapere le presenze, le proposte, i lavori e i provvedimenti svolti , i risultati raggiunti, gli stipendi ricevuti e le consulenze pagate. Sempre grazie al provvedimento, ci sarà l’albo dei portatori di interesse. Questo per rendere più chiaro e trasparente possibile il rapporto di collaborazione e confronto tra i gruppi di pressione e la politica. Parliamo di imprese, associazioni di categoria, sindacati etc..Sia per l’anagrafe degli eletti che per il registro delle Lobby nei prossimi mesi verrà scritto un apposito regolamento.- Altra novità riguarda il finanziamento dei partiti e dei candidati: ogni soggetto privato che sosterrà una campagna elettorale di un candidato regionale o di una lista con importi superiori a 5mila euro non potrà, in futuro, usufruire di contributi o ausili finanziari sia dalla Regione e sia da tutti gli enti dipendenti o partecipati. Questo per prevenire qualsiasi forma di conflitto di interesse o trattamento di favore ad amici o sostenitori. -Nella ripresa economica e nei grandi progetti di sviluppo, come nelle politiche sociali o ambientali, non ci saranno spazi per collusioni o accordi sottobanco e illegali. Gli anticorpi saranno la trasparenza, la legalità e la cultura delll’antimafia. - conclude Bianchi - Con questo intervento, tutto il Consiglio, maggioranza e opposizione, ha dato una risposta forte al bisogno di legalità. Insieme alla Giunta guida dal Presidente Zingaretti, è stata data una prova di maturità politica che ha permesso di mettere da parte le normali contrapposizioni tra schieramenti, per condurre compatti la battaglia contro le mafie. Una giornata storica in cui abbiamo messo in piedi tanti strumenti per tutelare i diritti dei cittadini a vivere in una regione pulita. Il grosso del lavoro ci aspetta nei prossimi mesi, quando saremo tutti chiamati a far funzionare nel migliore dei modi la legge approvata. PARIS (PD PROV. ROMA): “UN SEGNALE CONCRETO CONTRO LE MAFIE NEL TERRITORIO!”L’approvazione all'unanimità da parte del Consiglio Regionale del Lazio dei nuovi provvedimenti sul tema della legalità e della lotta a corruzione e mafieè un segnale importantissimo sulla qualità delle nostre istituzioni e sul rafforzamento della battaglia contro il radicamento delle mafie nel nostro territorio”. Lo afferma in una notaBenedetto Paris, Responsabile per le Politiche sulla legalità del Partito Democratico della Provincia di Roma. “Basti pensare che fino a pochi anni fa l’ex Prefetto di Roma e l’ex Presidente del Tribunale di Roma negavano l’esistenza delle mafie nel nostro territorio per capire la portata delle scelte compiute dalla Regione Lazio – sottolinea l’esponente democratico –Mafia Capitale e le sentenze di questi anni contro i clan nel litorale romano, da Nettuno a Ostia, hanno sollevato il velo di ipocrisia che non faceva prendere consapevolezza sulla gravità del radicamento mafioso nei nostri territoried ora la politica sta rispondendo nella maniera dovuta!”L’istituzione della Commissione speciale sulle mafie e la criminalità organizzata è una scelta fondamentale per responsabilizzare la politica tutta nella lotta per la legalità e libertà nel nostro territorio. L’azione dell’Osservatorio tecnico scientifico sulla sicurezza e legalità nel Lazio, presieduta daGianpiero Cioffredi,ha svolto un lavoro eccezionale in questi due anni, a partire dal report sulle mafie nel Lazio, che ha chiaramente contribuito a questo disvelamento – afferma Paris -Ora con la presenza costante e istituzionalizzata della DIA nei suoi componenti questo fondamentale strumento tecnico sarà ancora più rafforzatoper una azione più precisa ed efficace a vantaggio dell’economia, della società e delle istituzioni del nostro territorio!” “Allo stesso tempo i limiti e, di fatto, disincentivi ai finanziamenti personalistici della politica definiti con la legge e l’istituzione dell’Albo degli eletti e nominati, creano quei due pilastri che reggono ogni politica contro la corruzione:trasparenza e responsabilità nei finanziamenti alla politica e nelle scelte degli eletti nella loro attività legislativa, dando ai cittadini gli strumenti conoscitivi utili e necessari per giudicare i propri rappresentanti e decidere chi votare alle elezioni – spiega Paris –E’ così che si combattono i corrotti, si difendono le istituzioni e si evita di cadere nel populismo del “sono tutti uguali”!” SIMONE Lupi (PD): “CON NUOVA LEGGE ABBIAMO FATTO IMPORTANTE PASSO AVANTI CONTRO MAFIE E CORRUZIONE!” Roma – 24 LUGLIO 2015.“Con il voto di oggi tutto il Consiglio regionale del Lazio hafatto un importante passo avanti nella lotta alle mafie ed alla corruzione!”. Lo dichiara in una nota Simone Lupi, Vice Capogruppo del Partito Democratico al Consiglio Regionale del Lazio. “L’inserimento della DIA nell’Osservatorio tecnico scientifico sulla sicurezza e la legalità nel Lazio e la costituzione della Commissione speciale sulle infiltrazioni mafiose e la criminalità organizzata nel territorio regionale sono due importanti innovazioni che permetteranno una azione più precisa ed efficace nell’analisi dei fenomeni mafiosi, una maggiore assunzione di responsabilità da parte del Consiglio regionale e soprattutto una più forte azione di prevenzione contro le mafie e la criminalità – sottolinea il consigliere Lupi –Dalla conoscenza dei fenomeni e dalla prevenzione dobbiamo partire per contrastare l’inquinamento dell’economia, della società e della politica laziale da parte degli interessi criminali.” “Allo stesso modo i provvedimenti di autoregolamentazione dei finanziamenti delle campagne elettorali per la Regione Lazio e di aumento della trasparenza nell’attività legislativa di ogni singolo consigliere sono tra i capisaldi di ogni politica contro la corruzione– dichiara il consigliere democratico Lupi – Con gli emendamenti approvati, infatti, impediamo l’erogazione di contributi economici, in ogni fattispecie, a tutti quei soggetti (società, fondazioni ecc) che finanziano con più di 5000 euro liste e candidati alle elezioni regionali e istituiamo l’Anagrafe degli eletti e nominati, rendendo trasparente l’azione politica di ogni consigliere regionale prima e dopo la sua elezione”. “E’ fondamentale che queste scelte siano state così largamente condivise in seno all’aula consiliare – ribadisce Simone Lupi - dimostrando grande senso di responsabilità e dando un fondamentale segnale di capacità di autoriforma della politica per garantire ai cittadini istituzioni sane che prendano decisioni per l’interesse dei cittadini!”. REGIONE LAZIO, PETRANGOLINI: OGGI È UN GRANDE GIORNO PER LA TRASPARENZA “Con la legge approvata oggi il Lazio ha finalmente a disposizione una serie di strumenti che le permetteranno di essere tra le Regioni all’avanguardia sul piano della trasparenza” A parlare è Teresa Petrangolini, consigliere regionale del Lazio e componente della Commissione sicurezza e legalità del Consiglio regionale. “Sono particolarmente lieta – spiega Petrangolini - perché oggi abbiamo approvato, tra l’altro, l’Anagrafe degli eletti e dei nominati e l’Elenco dei lobbisti. Sono due istituti che – ormai da due anni - propongo di istituire con un progetto di legge dettagliato sulla trasparenza. Il lavoro comune di maggioranza e opposizione nel Consiglio regionale ci ha però permesso di anticipare i tempi per l’approvazione. Un grande risultato che tutte le forze presenti in aula possono rivendicare con soddisfazione e orgoglio”. “Da oggi – continua - non potranno godere di sovvenzioni dalla Regione tutti quei soggetti, siano essi imprese o associazioni, che hanno dato contributi alle liste o ai candidati, evitando così quegli odiosi conflitti di interesse che hanno minato alla base l’integrità delle nostre istituzioni” “Ricordo poi che con l’Anagrafe degli eletti e dei nominati potremo avere tutte le informazioni necessarie sia su reddito e patrimonio dei singoli consiglieri, ma anche sulla loro attività in Consiglio. In questo modo i cittadini hanno uno strumento in più per verificare e valutare l’integrità e la produttività dei consiglieri”. “Sempre nell’ambito del pacchetto sulla trasparenza, abbiamo oggi istituito il registro dei lobbisti, e abbiamo l’impegno di procedere entro l’anno all’approvazione di una disciplina di dettaglio che è contenuta nella proposta di legge sulla trasparenza già calendarizzata in I Commissione. Mi riferisco, in particolare, all’obbligo di iscrizione al registro al fine di godere di determinate prerogative di consultazione e partecipazione e all’obbligo di trasparenza circa eventuali finanziamenti alla politica”. FONDI, SIMEONE (FI): “APPROVATO ALL’UNANIMITA’ ORDINE DEL GIORNO PER SPOSTARE IL COMMISSARIATO DI POLIZIA AL MOF. UN NUOVO PASSO PER LA LEGALITA’ E LA SICUREZZA” “E’ stato approvato oggi, all’unanimità, l’ordine del giorno che ho presentato in consiglio regionale durante la discussione sulla proposta di legge 243/15 “Disposizioni a tutela della legalità nella Regione Lazio”, per lo spostamento del commissariato di polizia all’interno del Mof di Fondi. L’ordine del giorno è stato condiviso e sottoscritto dai consiglieri regionali Forte e Giancola e da tutti i capigruppo di maggioranza ed opposizione ed impegna il presidente della Regione Lazio e la giunta regionale a porre in essere, nel più breve tempo possibile, ogni azione necessaria ad intervenire anche sul piano economico per assicurare l’adeguamento e la messa in sicurezza dei locali situati all’interno del MOF Spa, e il successivo spostamento della sede di Commissariato di Polizia, rendendolo effettivo presidio di legalità e sicurezza per il mercato ortofrutticolo, per i cittadini e per tutta l’area del sud pontino, anche in considerazione del fatto che le somme occorrenti potrebbero essere, a seconda delle disponibilità, in tutto o in parte restituite con i canoni di affitto che il Ministero dell’Interno si è impegnato a corrispondere per la sede del Commissariato di Fondi. E pertanto a costituire un tavolo tra i soggetti interessati (Ministero dell’Interno, Regione Lazio, Comune di Fondi e Mof spa) al fine di verificare l’effettivo interesse dei soggetti partecipanti, l’effettivo costo dell’operazione ad oggi stimata in circa 700.000 euro e le modalità di attuazione. Si tratta di un passo avanti importantissimo che avvalora il sostegno che tutte le istituzioni locali hanno sempre dato ad ogni iniziativa finalizzata ad implementare e consolidare i presidi di legalità nel sud pontino e garantire la sicurezza di cittadini ed imprese e prevenire qualsiasi forma di infiltrazione criminosa sul territorio. Oggi, la sede del commissariato di polizia di Fondi è collocata, purtroppo, in pieno centro città, in una palazzina civile inadeguata sia sotto il profilo strutturale che di sicurezza ad accogliere un così importante presidio di legalità. I locali sono privi di aria condizionata e di una sala d’attesa nonché di una camera di sicurezza ed è pertanto impossibile trattenere gli arrestati in attesa del processo per direttissima. La mancanza di spazi adeguati risulta essere un limite importante per la necessaria implementazione della pianta organica. Trasferire, anche dopo i recenti fatti di cronaca, il commissariato di Polizia di Fondi all’interno di quella che rappresenta la piattaforma logistica agroalimentare di riferimento non solo per la nostra Regione, ma anche a livello nazionale ed europeo, che movimenta ad oggi circa 10milioni di quintali di merci, significa dare alle imprese che vi operano un punto di riferimento costante e la garanzia di una radicale azione di contrasto alla criminalità. La legalità, ed i presidi che la tutelano, sono elemento fondamentale della competitività di un territorio, un perno essenziale dello sviluppo, non solo economico, ma anche sociale e civile, nonchè affermazione di una positiva cultura di mercato trasparente e ben regolato. Oggi i cittadini del Lazio e del sud pontino hanno bisogno di un segnale concreto sulle azioni che le istituzioni attuano per combattere la criminalità organizzata. La presenza del Commissariato di Polizia all’interno del Mof dimostrerebbe come il Comune di Fondi e la Regione Lazio, insieme, stiano creando i presupposti per dare alle imprese un terreno sicuro e fertile per crescere e dare un segnale della vicinanza delle istituzioni alle imprese contro ogni forma di criminalità. Mi auguro che ora si proceda con rapidità per dare attuazione a questo progetto nato con il supporto della Provincia di Latina, del sindaco di Fondi, del Mof Spa e del Ministero dell’Interno e che una intera comunità, gli operatori del Mof, e noi come rappresentanti delle istituzioni, chiediamo a gran voce da tempo” .Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

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