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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Cassino

Risarcimento incassato due volte, la Procura sequestra il conto ma il Gip dice no

Una querelle a colpi di carta bollata quella che vede come protagonista una vedova che secondo la Asl avrebbe ottenuto erroneamente il doppio di quanto dovuto

Una querelle a colpi di carta bollata per fare chiarezza sul perché una vedova residente nel Cassinate e difesa dall'avvocato Raffaele Iannotta avrebbe incassato per due volte il risarcimento dei danni riconosciuto dall'Asl. La vicenda, approdata in Procura, ha preso il via lo scorso giugno quando l'azienda sanitaria scopre di aver pagato due volte la somma di 580 mila euro a favore degli eredi di un paziente morto per un ritardo nella diagnosi. Una cifra considerevole che ha indotto i vertici dell'Azienda Sanitaria a presentare una denuncia penale per poter quindi riottenere la metà di un milione e duecentomila euro. Il magistrato Roberto Bulgarini Nomi ha quindi chiesto ed ottenuto il sequestro del conto corrente della signora ma il Gip, Domenico Di Croce, ritenendola una questione civilistica e non penale ha deciso di non convalidare la richiesta e quindi il danaro è tornato nella piena disponibilità della donna anche se la faccenda non finisce qui. Lo stesso Gip ha infatti ritenuto che i soldi debbano essere restituiti, ma con procedimento civilistico. Non solo. L’istituto di credito nazionale che ha erogato il secondo pagamento prima di erogare il pagamento avrebbe dovuto ottenere il beneplacito della Azienda Sanitaria. Se il Giudice per le Indagini Preliminari ha bollato la questione come fatto civilistico, la Procura invece ha intenzione di continuare nelle indagini ed ha disposto che venga ricostruita la tracciabilità di tutte le somme di denaro riferibili al secondo pagamento.

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