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Cronaca

Roma, alla Sapienza il Preside della Facoltà di Giurisprudenza snobba gli studenti

Dalla fiducia all’inganno. Questo è quanto avvenuto nelle aule della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Sapienza di Roma.

Dalla fiducia all’inganno. Questo è quanto avvenuto nelle aule della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Sapienza di Roma.



I fatti. Nell’ultima Giunta di Facoltà della scorsa settimana il Preside, il prof. Paolo Ridola, con un provvedimento senza precedenti, decide di non fissare la data dell’appello straordinario di ottobre previsto per i laureandi e garantito dalla Carta dello Studente. Con questa decisione, i laureandi saranno costretti a fare il loro ultimo appello nel mese di dicembre, a posticipare la loro discussione di laurea a marzo e a pagare di nuovo la prima parte delle tasse universitarie.

A nulla sono valse le continue richieste dei rappresentanti degli studenti per fissare un incontro con il Preside che anzi preferiva dileguarsi dal suo studio invece di dare delle spiegazioni ai laureandi.

Va anche aggiunto che la decisione presa contraddice le parole dello stesso Preside che, pochi giorni prima la riunione di Giunta della Facoltà, aveva garantito lo svolgimento dell’appello ad un gruppo di studenti. Invece, durante la Giunta, il Preside ha ribaltato tutto e annullato l’appello straordinario.

Ci aspettiamo un chiarimento da parte del corpo docente anche per non ledere i diritti degli studenti gabbati. Capire i reali motivi di questa scelta che contraddice e smentisce un reale rapporto di fiducia necessario nel positivo e quotidiano confronto fra studenti e professori.

P.C.

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